MONACO, INDONESIA E AUSTRALIA PASSANO LA PRESIDENZA ICRI AGLI USA

Dopo tre anni di presidenza guidata da Monaco, Indonesia e Australia dell’Iniziativa internazionale per barriera corallina (ICRI), il mandato passa ora agli Stati Uniti d’America.

La Presidenza dell'ICRI per la protezione delle barriere coralline passa da Monaco agli USA
Foto di barriere profonde con satelliti ESA,(c)T.Hudson

Il Passaggio è avvenuto con una cerimonia virtuale a cui ha partecipato anche S.A.S. il Principe Alberto II.

I relatori hanno fatto il punto sui risultati raggiunti attraverso l’attuazione del piano d’azione 2018-2020, che era stato adottato alla 33a Assemblea Generale dell’ICRI tenutasi a Monaco nel dicembre 2018, e strutturato intorno ai seguenti quattro temi:

  • Promuovere soluzioni efficaci per migliorare la protezione della barriera corallina.
  • Capire i cambiamenti nelle barriere coralline.
  • Migliorare la comprensione del commercio di pesce che vive nelle barriere
  • Ridurre le minacce antropogeniche sulle barriere coralline.

La collaborazione di tutti i membri dell’ICRI ha contribuito ad evidenziare i valori ecologici, sociali ed economici delle barriere coralline e i diversi pericoli che le minacce ma anche a identificare le azioni da raccomandare ai responsabili politici. La presidenza che sta per terminare per Monaco ha anche permesso di rivitalizzare la Rete globale di monitoraggio della barriera corallina (GCRMN), il cui sesto rapporto è stato lanciato ufficialmente in occasione di questo evento.

Questo rapporto presenta i risultati della più grande analisi della salute delle barriere coralline del mondo. Mostra gli effetti dell’aumento della temperatura della superficie del mare e la perdita del 14% dell’area corallina dal 2009. Tuttavia, il rapporto mostra che molte barriere coralline in tutto il mondo rimangono resilienti e possono recuperare se le condizioni lo permettono. C’è quindi una speranza per la salute a lungo termine dei coralli, a condizione che venga intrapresa un’azione immediata per stabilizzare le emissioni di CO2 e quindi limitare il riscaldamento globale.

Sotto la direzione di S.E. Bernard Fautrier, consigliere speciale di S.A.S. il Principe Sovrano incaricato delle questioni ambientali, diversi attori del Principato sono stati mobilitati durante questo mandato: la Fondazione Principe Alberto II e il Dipartimento delle relazioni esterne e della cooperazione hanno collaborato al coordinamento della segreteria dell’ICRI e il Centro Scientifico di Monaco ha contribuito in modo significativo ai lavori di ripristino delle scogliere.