Il Monaco Press Club ha ripreso i suo appuntamenti. Due gli argomenti: il futuro della Tv con François Tron, ex dirigente televisivo mentre per l’ecologia c’era Alexandra Cousteau.
Il giornalista Yann-Antony Noghès, all’hotel Hermitage, ha chiesto all’esperto della televisione francofona, François Tron, come dovrebbe essere la tv del futuro nel Principato di Monaco. Una domanda che in molti si pongono. Ricordiamo che dagli anni ’70 ai ’90 il Principato aveva Tele Monte-Carlo con due canali televisivi, in lingua francese ed in italiano. L’epoca era diversa, la comunicazione non era amata e lo Stato monegasco perse le sue tv.
Oggi esiste Monaco Info, che racconta in modo preciso quello che fanno le istituzioni e presenta i maggiori eventi nel Principato. Prima dotata anche di trasmissioni in italiano e inglese programmi ormai soppressi dal 2019.
Da un po’ di tempo si è iniziato a parlare di una nuova televisione, Monte-Carlo Riviera, che ha obiettivi internazionali. Per avvicinare un pubblico più ampio, il canale è già inserito in TV5 Monde ma non ancora lanciato. Il giornalista ha chiesto se la Tv monegasca con i suoi argomenti potrebbe interessare un pubblico internazionale. La risposta è stata positiva. Certo la ricetta segreta non esiste ma un fatto è sicuro: per produrre contenuti occorrono centinaia i milioni di euro. Inoltre le piattaforme internet sono ormai privilegiate rispetto alla classica televisione e il digitale non deve essere dimenticato. L’ideale è mostrare il volto del Principato al di là dei classici cliché che tutti conoscono ma fare scoprire le realtà di questo Stato in piena evoluzione.
Il secondo tema, presso il Museo Oceanografico, è stato prettamente ecologico con un’ospite che era quasi di casa. La presidente del Monaco Press Club, Joelle Deviras, ha infatti intervistato Alexandra Cousteau, ecologista e nipote del comandante Jacques–Yves Cousteau esploratore di oceani e direttore del Museo Oceanografico.
Nel 2018 Alexandra ha creato l’iniziativa OCEANS 2050 che ha come missione l’aumento della fauna marina. Nel suo intervento al Monaco Press Club ha spiegato come tecnologia e ricerca scientifica possano aiutare. Alexandra Cousteau ha anche parlato di quanto siano essenziali le alghe per riportare equilibrio dell’ossigeno a mare e oceani. L’ecologista ha poi ricordato alcuni momenti passati con il celebre nonno al Museo Oceanografico: lei aveva 7/8 anni ed insieme nutrivano i pesci dell’acquario ma allo stesso tempo lui le spiegava cosa fosse l’ecosistema marino. Alexandra Cousteau ha anche confermato che la passione per il mare è iniziata dalla sua infanzia e non mai l’ha lasciata. Oggi continua a lavorare attivamente; durante le immersioni ha visto le barriere coralline ammalate, i pesci diminuire. La speranza comunque resta e già in 10 anni la situazione potrebbe migliorare, per questo ha deciso di fondare la sua associazione in collaborazione con il professor Duarte per passare dalla scienza all’azione!. ft.(c)MPC