Alla Maison de France, il professor Franco Borruto e la storica Laetitia de Witt hanno catturato l’ampia platea della Maison de France parlando dei sogni infranti di Napoleone ma anche di quelli del figlio Napoleone II.
“Napoleone ha avuto un destino straordinario – ha detto il professor Franco Borruto, che ha aperto la conferenza – da Generale a Imperatore dei francesi stratega in guerra ma anche legislatore e già con una visione europea“. Il professore ha ricordato tutti quei fatti e azioni compiute da Napoleone che lo hanno portato a diffondere i principi della Repubblica, spesso minacciata dagli eccessi rivoluzionari. Ha spiegato il professore, dei grandi successi militari e delle vittorie politiche di Bonaparte: “Napoleone non esitò a soffocare i propri sentimenti in nome della ragion di Stato, divorziando dal grande amore della sua vita, Giuseppina, per risposarsi con Maria-Luisa figlia dell’imperatore d’Austria per ottenere l’agognato erede e garantirsi una legittimità“.
Non fu tanto fortunato Napoleone con il tanto desiderato erede! Spiega la storica Laetitia de Witt: “Non per il bel bambino che nacque, Napoleone II, Francesco, Giuseppe Re di Roma ma perché a pochi anni di vita, con l’esilio di Bonaparte il figlio crebbe tra uno stuolo di precettori, governante e neanche alla madre legittima era consentita una certa intimità con il figlio. Napoleone II andò a vivere nella corte austriaca, cresciuto come un militare austriaco dal nonno e fu fatto di tutto affinché dimenticasse il padre. Gli fu cambiato anche il nome ribattezzato duca di Reichstadt“. La madre non lo frequentò assiduamente perche trasferitasi a Parma si rifece una vita ma si occupò sempre del suo benessere. Si scoprì invece che Napoleone II non dimenticò mai il padre di cui aveva una grande ammirazione ma non poté mai tentare nulla di grandioso perché all’età di 17 anni gli fu diagnostica una grave malattia polmonare che lo portò alla morte alla giovane età di 21 anni.
Laetitia de Witt è una storica specializzata nella storia di Bonaparte ed ha scritto un libro dedicato a Napoleone II di cui in effetti, nei libri di storia si parla pochissimo, per restituire a questo ragazzo quella parte di storia che gli appartiene: L’Aiglon, le rêve brisé de Napoléon il libro ha ricevuto il lGran Premio della Fondazione Napoléon.