Presso il Centro Cardio Toracico di Monaco (CCM) è stato presentata al Sovrano la prima TAC a conteggio fotonico di Siemens Healthineers per le malattie cardiovascolari.
Il CCM è il primo centro privato dotato di questo importante macchinario che rafforza la sua reputazione internazionale. Risultato di un lavoro di ricerca iniziato più di 15 anni fa e che ha coinvolto un team di più di 900 persone, questa TAC di nuova generazione basato sulla tecnologia di conteggio dei fotoni segna una svolta tecnologica fondamentale nell’imaging medico.
La tecnologia del conteggio dei fotoni si basa su un rivelatore radicalmente diverso da quelli degli scanner standard (rivelatore a scintillazione solida che converte i raggi X assorbiti in luce visibile e poi in un segnale elettrico).
Il rivelatore di conteggio dei fotoni converte i fotoni dei raggi X direttamente in segnali elettrici e poi li conta senza perdita di informazioni. Le immagini, ottenute in un tempo estremamente breve, contengono informazioni diagnostiche più rilevanti e una maggiore precisione. Questa nuova tecnologia permette un notevole aumento della risoluzione delle immagini e l’accesso all’infinitamente piccolo.
SCANSIONE CORONARICA PRATICAMENTE PERFETTA
Nelle aree della medicina, in particolare quelle che implicano la valutazione di strutture fini come i vasi sanguigni, raddoppiare la nitidezza dell’immagine può accelerare e completare la diagnosi. Prendiamo l’esempio di una scansione coronarica. In precedenza, i pazienti con calcificazioni gravi o con stent dovevano sottoporsi a un cateterismo cardiaco invasivo. Le nuove immagini CT offrono ora una visualizzazione affidabile delle stenosi nelle arterie coronarie, il tutto senza i rischi di una procedura invasiva.
La tecnologia di conteggio dei fotoni permette di ridurre significativamente la dose di radiazioni e la quantità di materiale di contrasto iniettato, con la stessa sicurezza diagnostica. Questo rende l’esame meglio tollerato dai pazienti fragili con, per esempio, insufficienza cardiaca, e permette a più pazienti di avere accesso allo scanner senza i rischi che dovrebbero affrontare con raggi X o con mezzi di contrasto iodati.