IL CONSEIL NATIONAL HA CELEBRATO IL PRINCIPE ALBERTO I

Il Principe Alberto I fu il fondatore del conseil National nel 1911, in occasione del centenario dalla morte del Principe, S.A.S. il Principe Albert II e l’Assemblea, gli hanno reso omaggio.

Il Conseil National fu creato dalla Costituzione nel 1911. S.A.S. il Principe Albert II ha pronunciato un discorso davanti al Ministro di Stato Pierre Dartout, il Presidente del Conseil National Stéphane Valeri e il Presidente dei circolo di costituzionalisti professor Dominique Chagnollaud.

Il Sovrano ha ricordato il contributo del principe Alberto I alle istituzioni monegasche e più in generale, l’importanza del lavoro interno del suo predecessore nella costruzione del Principato nel XX secolo. Ha salutato un “antenato comune” con il Consiglio Nazionale e ha menzionato la creazione dell’ospedale, del porto e del liceo, tra le varie cose. Ha concluso indicando che le “questioni di ieri si sovrappongono spesso alle sfide di oggi e di domani“, chiedendo che “l’eredità del principe Alberto I, basata sulle esigenze dello Stato di diritto e sul continuo adattamento ai cambiamenti del mondo, sia fatta propria, rivitalizzandola costantemente“.

Il Presidente Valeri, aveva aperto la cerimonia, dicendo: “A nome della nostra istituzione e attraverso questa cerimonia, vogliamo assicurarvi la fedeltà indefettibile della rappresentanza nazionale alla Sua persona e alla sua Famiglia – ha proseguito Valeri – Il Principe Alberto I sentiva l’urgenza di dare un fondamento democratico alle nostre istituzioni (…) Dopo 110 anni, grazie al Principe Alberto I, la nostra Costituzione è ancora giovane, perché ha saputo evolversi, e perché la Monarchia costituzionale resta uno strumento moderno, pieno di futuro, al servizio di tutto il Principato“.

Al termine dei discorsi, S.A.S. il Principe Alberto II, accompagnato dalMinistro di Stato Pierre Dartout, dal Presidente Stéphane Valeri e dal Professor Chagnollaud, ha svelato il ritratto del suo trisavolo, il Principe Alberto I, che si trova nella biblioteca dell’Assemblea che porta ora il suo nome.