Incontro annuale dell’industria nautica, il Simposio Economico “La Belle Classe Super-yachts”, organizzato dallo Yacht Club de Monaco, è l’occasione per riunire armatori e professionisti per analizzare il settore, i suoi sviluppi, le sfide e i suoi problemi.
Riunendo tutti i principali attori dell’industria mondiale dei superyacht, questo evento fa parte dell’iniziativa Monaco Capital of Yachting.
Circa 60 partecipanti sono venuti a discutere su come l’industria si sta evolvendo e adattando alle problematiche ambientali, dimostrando la crescente consapevolezza del settore in questo senso. Per questa quattordicesima edizione, la questione del “retrofit” è stata al centro dei dibattiti. Il green yachting è il futuro del settore, gli armatori si trovano di fronte a una scelta, tra possedere uno yacht “sostenibile” o rinnovare il loro. Un ammodernamento è ormai inevitabile, entro 5-10 anni, un certo numero di zone costiere non sarà più accessibile alle navi a motore diesel.
Ha commentato Bernard d’Alessandri, segretario generale dello Y.C.M. e presidente del Cluster Yachting Monaco: “È molto incoraggiante la mobilitazione per avviare un cambiamento nel settore“.
“Nel 2021, 668 nuovi superyacht sono stati aggiunti alla già grande flotta, un aumento del 3,2% – dice Miranda Blazeby, redattore capo di Boat International – Il settore dello yachting sta andando molto bene, con 1.024 progetti già registrati in costruzione. Tuttavia, queste cifre mostrano anche un invecchiamento della flotta, con l’età media di un superyacht nel 2022 che raggiunge ora i 23 anni. Alcuni yacht hanno già iniziato a cambiare, come il S/Y Juliet (43 m) e il Foftein (30 m), hanno entrambi cambiato i loro motori in propulsione ibrida nel cantiere Royal Huisman in Olanda”, ha concluso Miranda Blazeby.
“Oggi, tutti nel settore chiedono un cambiamento, – dice Jamie Edmiston, Chief Executive di Edmiston – Il 75% degli yacht percorre brevi distanze e pochi fanno lunghi viaggi transatlantici, se non vengono trasportati da un resort all’altro. È quindi necessario analizzare la realtà sul terreno per comprendere correttamente il fabbisogno energetico.
Sulla base di quanto hanno spiegato gli esperti del settore, ridurre l’impronta carbonio di uno yacht può essere fatto in diversi modi, come passare dal diesel al bio-carburante, cambiare i generatori per adattarli meglio all’uso dell’imbarcazione, passare all’illuminazione a LED o limitare l’uso eccessivo dell’aria condizionata ad alta intensità energetica. E mentre l’uso di celle a combustibile a idrogeno è visto come un’alternativa ideale a lungo termine, ci sono però anche soluzioni intermedie, come le celle a combustibile a metanolo.
È anche chiaro che la corsa alla velocità è un grosso freno alla decarbonizzazione dello yachting. Gli yacht a motore più vecchi e ben progettati, che navigano a una velocità decente di 12 nodi, sono meno inquinanti di molti super-yacht moderni il cui fabbisogno di potenza è esponenziale, così come il consumo di carburante necessario per guadagnare alcuni nodi. Ci sono dispositivi moderni a basso consumo energetico, come i sistemi di trattamento delle acque a scarico zero, l’uso di materiali a basso impatto durante il refit, come le vernici a basso COV, composti organici volatili, o le antiv-egetative non biocide, per non parlare delle alternative all’uso del teak, come il sughero.
“Il fattore umano è fondamentale – aggiunge Roberto Giorgi Presidente Esecutivo – Fraser – Non è solo l’armatore ad essere interessato dal cambiamento, ma anche i capitani e gli equipaggi“. Infine, vale la pena notare l’influenza non trascurabile che l’intelligenza artificiale può avere nella progettazione di una barca per ottimizzarla. “È più facile nascere eco-responsabili che diventarlo – nota Oscar Romani di Benetti – Riciclare uno yacht sarà una delle chiavi del futuro“.
Questo è un vero e proprio appello a tutti coloro che sono coinvolti nell’industria della nautica da diporto a riunirsi per sostenere l’iniziativa Monaco, Capitale dello Yachting, la cui ambizione è quella di affermare la posizione del Principato come un centro di eccellenza in questo settore.
PROSSIMO APPUNTAMENTO IL 24 MARZO
Dopo il suo simposio economico “La Belle Classe Super-yachts”, lo Y.C.M. si dirigerà verso la quinta edizione della Monaco Ocean Week. Organizzato su iniziativa della Fondazione Principe Alberto II di Monaco insieme all’Istituto Oceanografico di Monaco, il Centro Scientifico di Monaco e lo Yacht Club di Monaco, questo evento dedicherà una giornata allo Yachting giovedì 24 marzo in programma l’11° Simposio Ambientale “La Belle Classe Superyachts” seguito da una tavola rotonda dedicata al 9° Monaco Energy Boat Challenge prima di concludere con la cerimonia degli YCM Explorer Awards by La Belle Classe Superyachts.