Yves Bigot, direttore generale di TV5 Monde, canale francofono a cui ha aderito recentemente anche il Principato di Monaco, è intervenuto al Monaco Press Club dove ha parlato non solo di televisione ma anche dei temi di attualità.
Yves Bigot ha così raccontato che l’idea di far entrare nell’associazione di TV5 Monde il Principato fu proprio la sua nel 2016. Da allora iniziò una lunga trattativa che si è conclusa quest’anno. Monaco ha raggiunto gli altri Paesi francofoni, fondatori di TV5 Monde: Francia, Belgio Francese, Svizzera e Canada/ Quebec. Oggi, Monaco ha una partecipazione del 5,3% nel capitale della televisione dopo aver investito 4,280 milioni di euro.
“Un investimento inferiore in base alla piccola dimensione dello Stato, rispetto agi investimenti degli altri Paesi. Noi abbiamo bisogno di allargare il gruppo di Paesi francofoni che aderiscono alla nostra piattaforma televisiva, per poter continuare i nostri investimenti. Tuttavia, non tutti i Paesi in cui si parla francesi sono accettati. Abbiamo detto no per esempio al Marocco perché l’omosessualità è condannata, non possiamo accettare Paesi che non rispettano i diritti umani“.
Come già raccontato nei precedenti incontri sull’argomento, TV5 Monde entra nelle case di circa 400 milioni di famiglie e ha un pubblico settimanale di 60 milioni di spettatori. Molto seguita nei Paesi africani subsahariani, si tratta di una televisione generalista, che passa dal documentario alle serie televisive, dai cartoni animati ai telegiornali. All’interno di questa TV, Monte-Carlo Riviera Television, troverà il suo posto con trasmissioni legate al Principe, all’ambiente, allo sport, all’attualità. Sono questi gli argomenti che lo stesso Bigot ha consigliato ai dirigenti della nuova televisione monegasca che non sarà attiva prima dell’estate 2023.
Che percentuale rappresenteranno i programmi della televisione monegasca? Lo 0,4% ha spiegato Bigot, che ha precisato: “Fino alla fine del 2024, la Francia ha accettato che le trasmissioni monegasche possano aver luogo utilizzando la sua quota, poiché ogni Paese ha una quota precisa, e fino ora era uguale per tutti i Paesi, che sono grandi Stati. Per ora la Francia ha deciso di prendere in carico nel suo spazio le programmazioni monegasche, in seguito si vedrà“.
Bigot ha poi parlato della guerra in Ucraina, dove TV5 è trasmessa a 1,4 milioni di famiglie; in Russia, ha perso 15 milioni di telespettatori a causa della sospensione delle trasmissioni degli operatori russi. Gli spettatori possono comunque seguire via satellite, oppure via internet utilizzando la piattaforma digitale, che Bigot ha ricordato è completamente gratuita.