Peace and Sport sostiene i giovani atleti che guidano il cambiamento con la creazione di un Club di Campioni Junior per la Pace.
In occasione della Giornata Internazionale della Gioventù, sei giovani atleti di età compresa tra i 12 e i 18 anni, in rappresentanza di sport e nazionalità diverse, sono entrati a far parte del neonato Junior Champions for Peace Club (foto sopra).
Con la creazione del Club dei Campioni Junior per la Pace, Pace e Sport vuole sottolineare la vitalità dei giovani atleti e la loro capacità di farsi portavoce di un messaggio di pace.
Spiega presidente e fondatore di Peace and Sport Joël Bouzou: “Le giovani generazioni non solo seguono l’esempio: possono essere un esempio e una potente fonte di ispirazione per gli altri. Con la creazione del Club dei Campioni Junior per la Pace, desideriamo fornire ai giovani una piattaforma di espressione e sottolineare la loro capacità di svolgere un ruolo chiave di advocacy. Offriremo un supporto integrale a questi giovani che guidano il cambiamento attraverso formazioni specifiche sulla pace attraverso lo sport e azioni personalizzate sul campo“.
ALCUNI DEI GIOVANI CAMPIONI PER LO SPORT
A 12 anni, il franco-americano Julian Agliardi ha un’impressionante abilità con lo skateboard ed è desideroso di sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni sociali come la violenza delle gang e la delinquenza attraverso lo sport d’azione. “Sono sempre alla ricerca di ispirazioni positive e sono molto felice di essere stato scelto per ispirare gli altri come Ambasciatore di Pace e Sport“, ha detto il giovanissimo campione delloskateboard.
Théo Druenne, nuotatore di 17 anni, ritiene che “lo sport possa ricreare un dialogo tra le comunità e ispirare i giovani”. È stato il più giovane membro della delegazione monegasca a partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, a soli 15 anni. Con questa esperienza alle spalle, si sta ora allenando per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Fiorina Berezovsky è diventata la più giovane partecipante a vincere partite alla 43a Olimpiade degli scacchi all’età di soli nove anni. Oggi quindicenne, la scacchista tedesco-ucraina ritiene che “gli scacchi siano un ottimo sport per mostrare come la pace possa essere costruita attraverso il gioco” e sta promuovendo attivamente l’inclusione attraverso lo sport organizzando un torneo “Scacchi per la pace” a Monaco che coinvolge i rifugiati ucraini.