ALLO YCM 26° FORUM DEI CAPITANI

Nel corso del MYS, lo Yacht Club ha organizzato il 26° Forum dei Capitani, riunendo una novantina di capitani dei prestigiosi mega-yachts. L’incontro fa parte del Captains’ Club che federa 150 capitani in possesso di una licenza di capitano 3000 che lavorano su super-yacht sotto la bandiera dello Y.C.M.

Nel corso del MYS, lo Yacht Club ha organizzato il 26° Forum dei Capitani. Una novantina di capitani dei prestigiosi mega-yachts hanno parlato di formazione dei giovani, ambiente e tecnologia
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GIOVANI IMPAZIENTI CON POCA VOGLIA DI IMPEGNARSI NELLA PROFESSIONE

Pilotare una barca non è facile e non deve essere preso alla leggera. Ancora meno quando si parla di mega-yacht che misura dai 30 metri in su. A questo propositoLuca Triggiani, capitano del M/Y Roe di 74 metri osserva: “Bisogna sapere chi sono e immaginare cosa diventeranno“. I tempi cambiano e anche i profili dei futuri marinai. Ora si tratta di adattarsi ai Millennial. “Sono meno pazienti“, continua Luca Triggiani, “sta a noi aiutarli a trovare i loro punti di forza e a svilupparli“. Poiché molti abbandonano il settore senza nemmeno perseverare, “bisogna dare loro l’opportunità di crescere“, aggiunge Craig Coker, capitano del M/Y Skyfall (58m). Tutti concordano sul fatto che hanno bisogno di un obiettivo e non solo di un processo da seguire. “Non dobbiamo dimenticare che stiamo anche formando i manager di domani“, osserva Dan Smith, M/Y Savannah (84m).

AMBIENTE, TECNOLOGIA E MEGA YACHT

Sia gli esseri umani che le macchine richiedono un adattamento costante. “Innovazione è la parola chiave e per costruire il futuro abbiamo bisogno di persone coraggiose, che siano armatori, cantieri navali, architetti (…)” commenta Luca Mosca, capitano del M/Y Quantum Blue (104m). “I visionari sono pronti a cambiare le regole, sia in termini di ecologia, di efficienza delle navi o di utilizzo di nuovi materiali (…). Tutto cambierà nei prossimi anni e tutti lo sanno“. La tecnologia sarà sempre complementare al fattore umano: “Non credo che si possa sostituire il fattore umano a bordo“, afferma Matteo Morra, Area Sales Manager di Wärtsilä in Italia. “Vedo il capitano come uno chef in un ristorante stellato. L’interaziane con il cliente è essenziale“.