Il Conseil National e l’associazione She Can He Can, hanno organizzato, in occasione della Giornata Internazionale delle Ragazze, una riunione per parlare del rispetto delle bambine e ragazze di tutto il mondo ma anche del percorso che si deve compiere ancora, tutti insieme proprio con le giovani generazioni.
Se fossimo in una società equa e giusta non dovrebbero esistere Giornate Internazionali per celebrare i diritti di Donne e Bambine. Purtroppo l’attualità quotidiana ci dimostra che non è così ma non solo in quei Paesi che uccidono e massacrano le donne con sciocchi pretesti ma anche in società definite “avanzate” dove i femminicidi sono quotidiani e se i colpevoli sono arrestati, le pene sono sempre troppo esigue, tanto che nessuno si preoccupa dell’atto che compie! Quindi siamo obbligati a celebrare questa Giornata, indetta dalle Nazioni Unite nel 2011, come se Donne e Bambine fossero specie in via di estinzione!
Al Conseil National, da anni si lavora per migliorare la legislazione monegasca a favore delle donne e tanto è stato fatto. L’11 ottobre, la Presidente del Conseil National, Brigitte Boccone-Pagès, la Presidente della Commissione dei Diritti delle Donne e della Famiglia, Nathalie Amoratti Blanc e la Presidente Vibeke Thomsen dell’associazione She Can He Can, hanno riunito al Conseil National, le parlamentari, le rappresentanti femminili del Consiglio Comunale, la Delegata Interministeriale per i Diritti delle Donne Celine Cottalorda ma soprattutto alcuni studentesse e studenti del Liceo Albert Ier, FANB e del Liceo Tecnico-Alberghiero.
A MONACO LA POSIZIONE DELLE DONNE SI EVOLVE
I giovani delle scuole monegasche, avevano al loro fianco Isabelle Bonnal, Commissario Generale incaricata della Direzione dell’Educazione nazionale. Ragazze e ragazzi, hanno rivolte alcune domande insieme, come dovrebbe essere, perché come ha sottolineato la presidente Brigitte Boccone-Pagès: ” I ragazzi sono essenziali nella lotta contro la discriminazione delle ragazze e delle donne e sono ovviamente invitati a unirsi al movimento globale, rilanciato oggi a Monaco, per ottenere l’uguaglianza tra le ragazze e i ragazzi….. Gli ostacoli cadono, i testi di legge si evolvono, le mentalità cambiano!”.
Nathalie Amoratti-Blanc, Presidente della Commissione per i diritti della donna e della famiglia, ha puntualizzato con orgoglio: “È un momento storico per la nostra istituzione e per il Principato. Per la prima volta, il Consiglio nazionale è presieduto da una donna. La donna che era già stata la prima donna a diventare vice-presidente della nostra istituzione è diventata la settimana scorsa la prima presidente della nostra Assemblea. Brigitte Boccone-Pagès è la prova che con il duro lavoro e l’abnegazione, senza mai rinunciare ai nostri sogni, noi ragazze, noi donne, possiamo raggiungere le stesse posizioni che nella storia sono state riservate ai soli uomini.– Amoratti Blanc ha aggiunto – Vi ricordo che non dobbiamo dissociare i bambini e le bambine, ma coinvolgerli sistematicamente nella condivisione, nell’istruzione e nell’accesso alle informazioni. È così che consolideremo l’uguaglianza”.
Nel suo intervento, Vibeke Thomsen, presidente di SCHC, ha ribadito: “Sono stati fatti dei progressi. Ma i diritti delle ragazze e delle donne continuano ad essere messi in discussione: in Iran, in Ucraina, come crimine di guerra, negli Stati Uniti sotto forma di accesso all’aborto, o qui in patria, dove le donne continuano ad essere in minoranza in posizioni di responsabilità e pagate meno a parità di lavoro o semplicemente vittime della violenza maschile su di loro. – ed aggiunge – In questa iniziativa sono coinvolti anche i ragazzi, perché è essenziale che capiscano che il posto delle donne è ai vertici della società, della vita politica ed economia così come per gli uomini e a loro va il compito di condividere con i compagni di scuola dell’importanza di questa giornata e di lavorare affinché le mentalità cambino“. Conclude Vibeke: “In conclusione, le donne non hanno bisogno di permessi, autorizzazioni e nemmeno di sostegno: lo fanno da anni nonostante i grandi ostacoli che si frappongono al loro cammino.
NON ci aspettiamo che gli uomini siano alleati silenziosi, al contrario, l’uguaglianza è un problema VOSTRO e quindi spetta anche a VOI di alzare la voce.È il momento di farlo“.