Una giornata per innalzare il grido di dolore contro femminicidi e violenze verso le donne, sale anche dal Principato di Monaco. Le associazioni femminili si sono riunite con il Comitato per la promozione e la protezione dei diritti delle donne nella galleria di Fontvieille ed hanno ricevuto la visita del Ministro di Stato. Un sostegno morale particolare alle donne iraniane.
AVIP, Zonta Club, She Can He Can, Fight AIDS, la Croce Rossa Monegasca, Soroptimist, Femmes Leaders, Aux Coeurs des mots, solo per citarne alcune, hanno sensibilizzato il pubblico su questa piaga delle violenze che ancora oggi sussistono verso le donne. Una mancanza di educazione, di cultura di crescita personale di alcuni uomini, purtroppo ancora troppi nel mondo.
Il Ministro di Stato Pierre Dartout, accompagnato dal Capo di Gabinetto, Laurence Garino, dal Minsitro degli Affari Sociali e della sanità, Christophe Robino e dalla Presidente del Conseil National, Brigitte Boccone-Pages, dalla Presidente del Consiglio Economico, Sociale e Ambientale Caroline Rougagnon-Vernin e dall’Alto Commissario alla Protezione dei Diritti delle Libertà e della Mediazione, Marina Ceyssac, dal Delegato Interministeriale per il digitale, Frédéric Genta, ha incontrato le rappresentanti delle diverse associazioni femminili, tutti insieme contro la violenza alle donne.
SOSTEGNO ALLE DONNE IRANIANE
In particolare lo Zonta Club di Monaco sostiene la causa per la libertà delle donne iraniane e grazie alla collaborazione di Florence Granero, è riuscita a mobilitare la comunità iraniana a Monaco, per dare eco alla rivoluzione Woman Life Freedom in corso in Iran. Il gruppo si è ritrovato per posare per una foto al grido: Femme, Vie et Liberté (Donna, Vita e Libertà), con la bandiera del loro Paese, la Persia, dove al centro c’è il leone colore del sole, bandiera ufficiale dal 1576 al 1979, una bandiera pre-islamica.
Un grande pensiero alle donne vittime del regime dittatoriale dell’Iran, che si sente sempre più minacciato e aumenta la violenza, non solo contro le donne ma contro tutta la popolazione che ormai contesta, una protesta che dilaga appoggiata anche da tanti personaggi iraniani importanti, dallo sport alla cultura, dall’imprenditoria al cinema.
Il Consiglio dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite ha votato a favore dell’apertura di un’inchiesta internazionale sulla repressione dei manifestanti in Iran. Non esistono possibilità che i rappresentanti ONU possano entrare nel Paese, dovranno pertanto riunire le prove per futuri procedimenti. Dall’inizio delle manifestazioni sono stati arrestati dal regime iraniano ben 17 mila giovani! Cosa chiedono? Libertà, dignità, giustizia: il rispetto dei Diritti Umani.
Uomini e donne iraniane residenti e monegasche a Monaco
Al centro la Presidente del Conseil National, Brigitte Boccone-Pages; a sinsitra la past-Presidente Zonta Monaco,Maria Laura Cosani-Gusmittae l’attuale Presidente Kathleen Jones