Alla 27ª Conferenza delle Nazioni Unite il Centro Scientifico di Monaco (CSM) sarà rappresentato dalla dottoressa Nathalie Hilmi
L’Egitto ospita la 27ª Conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Sharm el-Sheikh da oggi 7 novembre fino al 18. Quello di cui c’è davvero bisogno sono volontà politica e investimenti. Sono presenti 120 leader mondiali e S.A.S. il Principe Alberto II arriverà il 10 novembre.
La dottoressa Nathalie Hilmi, ricercatrice presso il Dipartimento di Economia Ambientale del CSM, autrice principale del rapporto speciale del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) sugli oceani e la criosfera nel contesto del cambiamento climatico, parteciperà all’animazione del Padiglione Oceano, centro nevralgico della conferenza, dove si svolgono i negoziati. Il padiglione è organizzato principalmente da un gruppo di istituzioni di ricerca internazionali, tra cui il CSM, il WHOI, lo SCRIPPS Istituzione Oceanografica, il CNRS, l’Ifremer e l’UNESCO. Utilizzando dati scientifici completi, il Padiglione evidenzierà il ruolo cruciale dell’oceano come regolatore del clima.
Spiega la dottoressa Hilmi: “Le soluzioni basate sulla natura sono opzioni per mitigare il cambiamento climatico o adattarsi ai suoi effetti negativi. Il carbonio blu e altri processi biologici marini sono parte della soluzione agli impatti ecologici e socio-economici dei cambiamenti climatici negli oceani“.
Nella foto la dottoressa Nathalie Hilmi
Questa nuova COP si svolge in un periodo di estrema tensione senza precedenti: le crisi energetica, alimentare e finanziaria si scontrano a causa della guerra in Ucraina. La situazione ci ricorda dolorosamente la nostra dipendenza dai combustibili fossili e deve portare a una transizione accelerata verso un sistema energetico sostenibile, riducendo radicalmente il volume della produzione globale di gas serra (GHG), la principale fonte del cambiamento climatico.