Il Ministro dell’economia e finanze, Jean Castellini e il direttore dell’IMSEE, Alexander Bubbio, hanno presentato i nuovi dati trimestrali dell’economia monegasca.
Come ha spiegato in introduzione il Ministro Castellini, questi dati costituiscono il bilancio annuale per il 2022. “Quello che vorrei mettere in evidenza la buona salute dell’economia monegasca. Ci sono diversi modi di misurare la salute di un’economia, osservando le creazioni di nuove società e attività in genere ma anche per l’attività turistica. Non dobbiamo dimenticare le cifre del bilancio e l’eccedenza di bilancio per il 2023 che ammonta a 32 milioni di euro e che ritorna a dei livelli che risalgono a prima della pandemia, ossia il 2018. Nel 2021 c’era già stata una certa ripresa ed avevamo registrato un’eccedenza di +8 milioni di euro. Nel 2020 avevamo avuto, a causa della crisi sanitaria e di tutti gli aiuti che il governo ha dato, un deficit pari a 103 milioni di euro. Il Principato ha attraversato questa tempesta in modo incredibile”.
Il Ministro Castellini ha anche sottolineato la ripresa del Turismo con il Tasso d’Occupazione delle camere di albergo non ha ancora ritrovato i livelli del 2019 ma che è sulla buona strada grazie al ritorno dei turisti come gli americani e la tendenza per marzo 2023 è di grande ripresa grazie a diversi congressi. Le previsioni sono ottimiste per l’occupazione delle camere d’hotel anche per aprile con un +di 61% e a maggio + 68%.
L’ITALIA PRIMO PARTNER COMMERCIALE DELL’ITALIA
Il Direttore dell’IMSEE, Bubbio, ha poi illustrato nel dettaglio. Nel commercio, il volume complessivo degli scambi commerciali del Principato (esclusa la Francia) registra un forte aumento del 18,0% rispetto al 2021, superando i 3,5 miliardi di euro. Tuttavia, questo importo rimane inferiore a quello precedente la crisi (3,7 miliardi di euro nel 2019). Le transazioni con l’Unione Europea sono in crescita e il loro peso aumenta (54,8% contro il 54,2% dello scorso anno). Infatti, quasi due terzi delle esportazioni sono effettuate verso i Paesi dell’UE (64,7%), mentre gli acquisti dall’UE sono leggermente in minoranza (48,5%). Il primo partner commerciale di Monaco resta sempre l’Italia con il 22,6% seguita dalla Germania con il 12,3% di scambi e con il 10% il Regno Unito.
Per quello che riguarda il fatturato: si avvicina a 19 miliardi di euro entro la fine del 2022, il fatturato del Principato di Monaco ha continuato a crescere fortemente (+2,5 miliardi di euro). È aumentato del 15,0% dopo il 15,6% dell’anno precedente. Sebbene sia innegabile un effetto prezzo, questo sviluppo testimonia il perdurare della ripresa economica. i grandi settori di attività dimostrano una netta ripresa non solo rispetto al 2021 ma anche il 2022. Un trio contribuisce alla crescita del fatturato monegasco, si tratta del Commercio all’ingrosso (+670,6 milioni di euro, pari a +12,8%); le attività scientifiche e tecniche e i servizi amministrativi e di supporto hanno registrato un netto aumento (+442,3 milioni di euro, pari a +16,0%). Da notare la forte ripresa delle attività delle agenzie di viaggio e non certo ultimo il settore delle Costruzioni (+313,4 milioni di euro, pari a +14,5%) è il primo a contribuire alla crescita del fatturato monegasco di quest’anno.
Forte crescita dell’impiego a fine 2022 abbiamo superato i 60 mila impieghi nel settore privato; l’occupazione salariale è aumentata del 5,4% rispetto alla fine del 2021, ovvero 3.083 posti di lavoro in più. Un’altra buona notizia viene dal settore della creazione d’impresa: in media ogni giorno a Monaco viene creata un’attività nuova.
Il mercato immobiliare è chiaramente in crescita nel 2022. In termini di volume, è aumentato del 18,2% e conta 520 transazioni, ma rimane al di sotto del livello del 2014-2016. In termini di valore, ha raggiunto la cifra senza precedenti di 3,54 miliardi di euro, con un aumento del 51,8%.
Il traffico di elicotteri è aumentato del 42,4% per i movimenti e del 50,7% per i passeggeri nel 2022. Ciò equivale a +6.622 movimenti e +14.890 passeggeri. Ciononostante, il traffico non è tornato ai livelli pre-crisi, dove nel 2018 e nel 2019 si sono registrati tra i 31.000 e i 32.000 movimenti e tra i 78.000 e gli 80.000 passeggeri.
Infine il numero di immatricolazioni è in calo (-12,6%) alla fine del 2022, vale a dire 382 veicoli nuovi in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Le tre principali fonti energetiche dei veicoli immatricolati nel corso dell’anno sono: benzina (42,5%), elettrico (18,7%) e ibrido plug-in (16,6%), rispetto al 37,8%, 24,6% e 17,0% rispettivamente nel 2021.
Il numero di viaggi nei parcheggi pubblici aumenta del 9,2%. I parcheggi a pagamento registrano l’aumento più elevato (+14,5%). Tutti i dettagli delle statistiche sono consultabili sul sito IMSEE.