La nuova mostra sarà visibile a Villa Paloma, del NMNM, dal 31 marzo al 1° ottobre.
Se il visitatore può rimanere stupito o a volte scioccato dai suoi lavori, George Condo spiega chiaramente: “l’Umanoide non è un mostro di fantascienza, è una forma di rappresentazione che utilizza mezzi tradizionali per portare alla superficie di una persona emozioni profonde!”.
L’ideale mimetico che prevale nella pittura antica ha dato origine a innumerevoli rappresentazioni “simili”, “paragonabili” all’uomo. Solo poche effigi, tuttavia, hanno raggiunto lo stadio di “umanoide”, di “golem” in procinto di prendere vita. I ritratti di Rembrandt sono tra questi. George Condo ha preso il cubismo, ne ha ribaltato le intenzioni e lo ha umanizzato, ha voluto vedere nelle deformazioni di Picasso o di Braque un’esplorazione realistica della psiche umana. Condo segue le orme di Fénéon che, visitando lo studio di Picasso all’epoca della realizzazione di Les Demoiselles d’Aville, consigliò al giovane artista di dedicarsi alla caricatura. Condo ha scavato questo solco, ponendo la deformazione cubista sullo stesso piano di quella dei caricaturisti: un modo singolare di reinventare la figurazione.