In occasione del centenario del pittore più celebre di Dolceacqua, Mario Raimondo detto Barbadirame, è stata inaugurata una mostra nella sala consiliare del Comune che resterà aperta al pubblico fino al 27 agosto.
“Barbadirame è sicuramente l’artista più rappresentativo di Dolceacqua, che meglio ha incarnato i valori agresti di questo magnifico Paese dell’entroterra ligure” ha detto il sindaco Fulvio Gazzola, che ultimamente ha stretto un gemellaggio con il Principato di Monaco, ed ha annunciato che il prossimo anno sarà organizzata una mostra ancora più grande dedicata a Barbadirame presso il Castello del paese.
Baradirame, classe 1923, iniziò la sua carriera come decoratore, racconta la signora Irma, moglie del pittore:”Mio marito realizzò anche diversi grandi affreschi, uno visibile vicino al ponte di Dolceacqua, ammirato anche dal Principe Alberto II di Monaco, ed un altro davvero magnifico, di 12 metri che si trova all’interno della chiesa di Olivetta San Michele, un altro paese dell’entroterra, dove aveva affrescato anche la volta della cappella“.
I dipinti esposti nella sala consiliare rappresentano i momenti di vita di Dolceacqua e dei suoi protagonisti: le raccoglitrici di olive e uva, le lavandaie, i contadini e gli allevatori di capre. Proprio la capra è l’animale simbolo del Paese, perché dava sostentamento alla popolazione e anche Barbadirame, da bambino aveva la sua capretta “stellina”. Raffaello Raimondo ci illustra, qui sotto in video, la storia di un acquarello molto delicato ed ironico, che si può ammirare alla mostra:
Durante la sua carriera Barbadirame incontrò a Valloris Pablo Picasso con cui strinse un legame di amicizia e Picasso disse dell’artista di Dolceacqua: “Parlare di giovani pittori non è mia abitudine. Il pittore italiano “Raimondo”, detto “Barbadirame”, è un pittore che crea le sue opere con determinazione e semplicità e rappresenta l’umanità della sua terra“. I quadri di Barbadirame avevano anche una parte spirituale. I suoi personaggi infatti sono rappresentati tutti con un solo occhio, che rappresenta l’occhio divino.
Per celebrare degnamente questo centenario la cantina di Dolceacqua MAIXEI del produttore, Fabio Corradi, ha realizzato un’edizione limitata, 100 bottiglie di vino Rossese, vino tipico della zona, intitolato al pittore.