Con una velocità media di 26,71 nodi pari a 50 km/h in 24 ore durante la Tappa 5 della The Ocean Race, il Team Malizia di Boris Herrmann, che naviga sotto i colori dello Yacht Club de Monaco, ha stabilito un nuovo record mondiale di monoscafo, percorrendo 641,13 miglia nautiche in 24 ore.
ft©A. Auriol / Team Malizia
L’equipaggio del Team Malizia, capitanato da Boris Herrmann e composto da Will Harris, Rosalin Kuiper, Yann Eliès e dal reporter di bordo Antoine Auriol, si è concesso un breve momento di festa dopo aver appreso di aver stabilito il nuovo record mondiale sulla distanza di 24 ore alle 22:20 UTC di venerdì 26 maggio, dopo aver percorso 641,13 miglia nautiche durante la Tappa 5 della The Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio con scali.
Con questo nuovo record mondiale di percorrenza sulle 24 ore, e dopo aver vinto la terza e lunghissima tappa nell’Oceano Meridionale, nonché il trofeo Roaring Forties (passaggio più veloce dal Capo di Buona Speranza a Capo Horn), non c’è dubbio che la stretta collaborazione tra l’architetto francese VPLP e Boris Herrmann durante la costruzione di questo nuovo IMOCA, Malizia – Seaexplorer, ha dato i suoi frutti e ha permesso di prendere decisioni coraggiose e pertinenti.
“Essere il monoscafo più veloce del mondo nelle 24 ore è il sogno di ogni velista – ha commentato Pierre Casiraghi, cofondatore del Team Malizia e vicepresidente dello Yacht Club de Monaco – Sono molto orgoglioso del team e di tutto il duro lavoro svolto per realizzare questo risultato!“.
Durante la quinta tappa de The Ocean Race si sono succeduti un record dopo l’altro: il team svizzero Team Holcim-PRB ha battuto il record detenuto dal maxi monoscafo di 100 piedi Comanche e dai suoi 15 velisti, passando da 618 a 640,9 miglia nautiche. Meno di 24 ore dopo, il Team Malizia ha alzato ulteriormente l’asticella rispetto al suo rivale, stabilendo una nuova distanza di 24 ore di 641,13 miglia nautiche.
La tappa 5 dovrebbe concludersi ad Aarhus lunedì 29 maggio, con meno di 900 miglia nautiche da percorrere. C’è ancora tutto da giocare in questa tappa intensa, veloce e a doppio punteggio. Il Mar Baltico può essere difficile da navigare, ma si spera che Boris Herrmann, originario della regione, abbia più di un asso nella manica per concludere in bellezza.
