Il giuramento di gemellaggio tra i Comuni di Monaco e di Dolceacqua è stato formalizzato, la mattina di venerdì 3 novembre, nella Salle des Mariages del Municipio di Monaco, alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II.
A firmare ufficialmente il giuramento di gemellaggio sono stati Georges Marsan, Sindaco di Monaco e Fulvio Gazzola, Sindaco di Dolceacqua, davanti a S.A.S. il Principe Alberto II e all’Ambasciatore d’Italia a Monaco Giulio Alaimo.
Ad assistere alla firma i membri del Consiglio Comunale di Monaco, gli assessori comunali di città di Dolceacqua e numerosi rappresentanti delle massime autorità monegasche. Tra gli ospiti ufficiali erano presenti anche i sindaci di Lucciana in Corsica, José Galletti, e di Ostenda in Belgio, Bart Tommelein, entrambe le città sono gemellate con Monaco.
Ha spiegato il sindaco Georges Marsan: “Dolceacqua è la terza città che è gemellata con Monaco…. Spetta a tutti mantenere accesa la fiamma di questo rapporto. Non ho dubbi sul futuro successo di questo gemellaggio e sono certo che tutti si impegneranno per farlo fiorire”.
I legami con Dolceacqua risalgono al Medioevo, con il matrimonio di Françoise Grimaldi e Luc Doria. Nel 2017, la cittadina ligure ha prestato a Louis Bréa la pala d’altare dedicata a Sainte Dévote ed esposta nella chiesa che porta il suo nome, opera commissionata da Françoise Grimaldi nel 1517. Essere gemellati implica non solo il legame storico ma anche un rapporto reciproco. Da Dolceacqua partono lavoratori verso il Principato ogni giorno, molto monegaschi hanno le seconde case a Dolceacqua, negli anni i rapporti si sono intensificati con la cultura, lo sport, le tradizioni ed inoltre c’è una gastronomia pressoché identica.
Al termine della cerimonia, Georges Marsan ha voluto consegnare al sindaco Gazzola anche un quadro, simbolo dell’ufficializzazione di questo gemellaggio: una fotografia creata appositamente per l’occasione dal fotografo Julien Spiewak, stampata in soli due esemplari, che ritrae gli avambracci dei due sindaci attorno al logo del gemellaggio Monaco – Dolceacqua; l’opera incarna, nel vero senso della parola, l’unione delle città gemellate.
L’evento si è concluso con la firma del Libro d’Oro da parte di S.A.S. il Principe Sovrano alla presenza dei due Sindaci e dell’Ambasciatore italiano, prima che tutti gli ospiti si riunissero nella Corte d’Onore per la foto ufficiale.
Subito dopo i due sindaci Marsan e Gazzola, l’Ambasciatore d’Italia Alaimo e i rappresentanti dei due Municipi sono stati ricevuti a Palazzo da LL.AA.SS. i Principi di Monaco. Il Sovrano ha detto tra l’altro nel suo discorso: “La Principessa Charlène ed io siamo lieti di darvi il benvenuto a Palazzo per questa cerimonia per celebrare i legami secolari che la storia ha creato tra Dolceacqua e Monaco e a cui voi avete voluto dare un nuovo impulso…. Proprio come un altro giuramento, firmato proprio qui nel giardino degli aranci, su pergamena il 3 novembre 1523, esattamente cinque secoli fa. Quel giorno, come si può vedere dall’atto conservato nell’Archivio del Palazzo e qui presentato i quattro sindaci di Dolceacqua, François Riola Antoine Mauri, Jacob Anfossi e Bertola Durante, si recarono a Monaco per chiedere che il comune da loro rappresentato insieme a Isolabona, Apricale e Perinaldo, fosse, incorporato nel territorio di sovranità dei Grimaldi che all’epoca era Monaco, Mentone e Roquebrune“. Scherzosamente il Sovrano ha rassicurato l’Ambasciatore d’Italia dicendo che il sindaco di Dolceacqua non ha intenzione di iniziare una secessione del Comune di Dolceacqua.
Per l’occasione l’Ufficio “des timbres-poste de Monaco” ha emesso un francobollo calcografica per celebrare l’occasione. Inoltre la copia del giuramento è stato portato a Palazzo dove sarà conservato. La seconda parte di questo gemellaggio si è svolta nel pomeriggio, a partire dall’antica chiesa romanica di San Giorgio, dove è stato presentato l’organo donato da Monaco a Dolceacqua. La cerimonia di firma italiana si è tenuta in Piazza Mauro nel paese ligure.
In video una sintesi dell’evento svoltosi al Municipio di Monaco, ©WSMAgency