Chi non si vaccinerebbe se esistesse un vaccino contro il cancro del seno, del colon o della prostata? Ci sarebbe sicuramente la coda per farlo. Il Principato di Monaco rilancia una campagna di sensibilizzazione per l’unico vaccino contro un cancro molto diffuso quello del HPV ossia Human Papilloma Virus che tocca indiscriminatamente uomini e donne.
I papilloma virus umani sono altamente contagiosi ed infettano la pelle e le mucose. Secondo gli studi, di conseguenza, il 90% degli uomini e delle donne avrà almeno un’infezione legata all’HPV nella propria vita. Per questo riparte una campagna per far vaccinare ragazzi e ragazze che ancora non hanno avuto rapporti sessuali. Tutti i Paesi hanno lanciato in questi anni campagne vaccinali ma i migliori in assoluto sono stati Australia e Scozia che sono riusciti ad azzerare i casi di malattia grazie ad una campagna di vaccinazione a tappeto.
Sulla buona strada è l’Inghilterra che ha annunciato la prossima vittoria sul papilloma virus. stanno facendo molto bene anche Argentina e Belgio. Abbastanza bene anche l’Italia mentre fanalino di coda è la Francia. E il Principato di Monaco? Dopo una fase iniziale in cui molto ragazze sono stata vaccinate, tutto è rallentato moltissimo.
Abbiamo chiesto al Professor in ginecologia, Franco Borruto, Consulente al Dipartimento degli affari sociali e della salute del governo di Monaco qual è la politica del Principato in questo senso. “Martedì 20 febbraio ci sarà una grande riunione aperta a tutti i genitori ma anche ai ragazzi, presso il Liceo Rainier III, che non abbiano ancora avuto rapporti sessuali, per spiegare ancora una volta il perché ci si deve vaccinare. Ci rivolgiamo soprattutto alla generazione tra gli 11 e i 14 anni -prosegue – Voglio ricordare che questa vaccinazione è fortemente raccomandata dal governo del Principato“.
Professore Borruto, ci sono effetti collaterali legati a questa vaccinazione? “In base agli studi fatti su 100 milioni di ragazzi e ragazze vaccinati in 10 anni e in diversi Continenti, non è emerso nessun effetto collaterale legato al vaccino se non il raro rossore che può provocare una puntura di vaccinazione nel luogo in cui viene eseguita“. Lei sarà presente alla conferenza del 20 febbraio e cosa potrete dire per convincere coloro che ancora non hanno vaccinato i figli? “La questione che sottolineeremo è che questo vaccino non è in nessun modo da considerarsi un passaporto per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili e ancor meno per la liberalizzazione dei rapporti sessuali. Va quindi considerato come un vaccino da aggiungere ai vaccini classici come difterite, pertosse, tetano varicella e morbillo che sono previsti dal calendario vaccinale ma molto importante per evitare un tipo di cancro“.
Alla luce di tutti questi fatti chi non vorrebbe proteggere la salute dei propri figli da un futuro cancro? “Il grande pericolo risiede nel fatto che questo virus passa inosservato ma può provocare tumori orali e genitali” aggiunge il professore che sottolinea “il vaccino è raccomandato dall’OMS sia per le bambine che per i bambini“.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il cancro al collo dell’utero è la quarta causa di cancro a livello mondiale e la quarta causa di morte per cancro nelle donne. Su 10 cancri causati dall’HPV, 4 colpiscono gli uomini.
COME FUNZIONA IL VACCINA CONTRO L’HPV
Il vaccino è in commercio dal 2006 e si basa su una tecnologia tradizionale. Questo vaccino innesca l’attivazione delle difese contro le proteine del virus per evitare che il virus entri nell’organismo. Il vaccino è completamente rimborsabile a Monaco. Sono raccomandate due dosi a 6 mesi di distanza senza bisogno di ulteriori richiami.