Nel cuore delle Marche, la città di Pesaro, dichiarata Capitale italiana della Cultura per il 2024, offre al Paese un progetto culturale che, valorizzando un territorio già straordinariamente ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistico ambientali, propone azioni concrete attraverso le quali favorire anche l’integrazione, l’innovazione e lo sviluppo socio-economico.
Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha festeggiato questo prestigioso riconoscimento salutando con una doppia foglia di Ginkus Biloba, una pianta sopravvissuta alla bomba atomica di Hiroshima, con i colori della bandiera Ucraina e dedicando la vittoria a Kharkiv, città ucraina “musicale” come Pesaro. Durante l’anno, molte saranno le novità, i progetti artistici, la programmazione degli eventi, gli spazi aperti alla cultura e le trasformazioni urbanistiche alla scoperta di Pesaro: città del mare, della musica e della bicicletta. Affacciata sull’Adriatico e stretta tra Monte Ardizio a est e Monte San Bartolo a ovest, Pesaro è un gioiello architettonico che racchiude nel proprio centro un ricco patrimonio rinascimentale.
Pesaro 2024 sarà, quindi, un viaggio condiviso con la provincia come territorio policentrico sul tema “La natura della cultura”, ideato per esprimere la volontà di esplorare tutte le interazioni tra arte, natura e tecnologia. Un’operazione collettiva per ripensare lo spazio urbano in termini di prossimità, identità, mobilità sostenibile e per rilanciare il suo patrimonio culturale attraverso un processo partecipativo a partire da un’idea di cultura diffusa, inclusiva e in dialogo con l’ambiente.
Simbolo della Capitale italiana della cultura 2024 sarà la maxi “Biosfera” tecnologica che illuminerà piazza del Popolo con i suoi 4 metri di diametro e milioni di Led: un’infrastruttura multimediale unica al mondo che coinvolgerà gli spettatori in un’esperienza multisensoriale e interattiva.
Sul fronte della grandi manifestazioni, il 29 febbraio, ci sarà spazio anche per un “Buon Compleanno Rossini“, giornata di festa diffusa in onore del genio pesarese, in cui sarà inaugurato uno dei contenitori simbolo della Capitale italiana della cultura 2024: l’Auditorium Scavolini.
A cinquant’anni da Sculture nella città di Arnaldo Pomodoro, si terrà, anche, la mostra Dalle sculture nella città all’arte delle comunità, curata da Marcello Smarrelli, che porterà nei quartieri di Pesaro dodici opere, realizzate da dodici artisti di diverse discipline e generazioni, secondo percorsi di co-progettazione con i cittadini.
Sarà quindi un anno con oltre 300 eventi che esploreranno tutte le dimensioni dell’arte grazie a protagonisti, italiani e stranieri, per valorizzare Pesaro, e non solo!