Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sulla proposta relativa alla regolamentazione sull’intelligenza artificiale (A.I.). ll progetto di legge mira ad assicurare che i sistemi di A.I. immessi sul mercato europeo e utilizzati nell’ambito dell’Unione Europea siano sicuri e rispettino i diritti fondamentali. L’approvazione finale è prevista il 24 aprile da parte di Consiglio e Parlamento.
L’accordo provvisorio prevede che il regolamento sull’A.I. si applichi due anni dopo la sua entrata in vigore, con alcune eccezioni per disposizioni specifiche. forse un po’ tardi?
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Il progetto di regolamento mira a promuovere gli investimenti e l’innovazione nell’AI, a migliorare la governance e l’applicazione effettiva della normativa vigente in materia di diritti fondamentali e sicurezza e ad agevolare lo sviluppo di un mercato unico per le applicazioni di A.I.
L’accordo provvisorio chiarisce inoltre che il regolamento non si applica a settori che non rientrano nell’ambito di applicazione del diritto dell’UE e non dovrebbe, in ogni caso, incidere sulle competenze degli Stati membri in materia di sicurezza nazionale o su qualsiasi entità competente in questo ambito. Inoltre, il regolamento sull’A.I. non si applicherà ai sistemi utilizzati esclusivamente per scopi militari o di difesa, ricerca e innovazione.
L’accordo provvisorio vieta, ad esempio, la manipolazione comportamentale cognitiva, lo scraping non mirato delle immagini facciali da Internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso, il riconoscimento delle emozioni sul luogo di lavoro e negli istituti di istruzione, il punteggio sociale, la categorizzazione biometrica per dedurre dati sensibili, quali l’orientamento sessuale o le convinzioni religiose e alcuni casi di polizia predittiva per le persone.
SANZIONI: Le sanzioni pecuniarie per le violazioni del regolamento sull’A.I. sono state fissate in percentuale del fatturato annuo globale nell’esercizio finanziario precedente della società che ha commesso il reato o, se superiore, in un importo predeterminato. Ciò ammonterebbe a 35 milioni di EUR o il 7% per le violazioni relative ad applicazioni di AI vietate, 15 milioni di EUR o il 3% per violazioni degli obblighi del regolamento sull’AI e 7,5 milioni di EUR o l’1,5% per la fornitura di informazioni inesatte.
Fonte: tratto da comunicato Stampa Unione Europea