Un fil rouge lega la politica ambientale del Principato. Occorre stare attenti a tutto quello che si getta e riflettere alle azioni che si compiono. I Mozziconi di sigaretta, finiscono in mare e sono deleteri per le specie marine. Da qui nasce la campagna “Monaco Zéro Mégot”.
Ormai anche tutti i fumatori dovrebbero saperlo: un mozzicone di sigarette gettato con disattenzione per strada, finirà sicuramente nel tombino più vicino e quindi in mare. Pe questo motivo, il Comune di Monaco, insieme alla Direzione del Turismo e dei Congressi (DTC) e alla
Société Monégasque d’Assainissement (SMA), rilancia l’operazione annuale “Monaco Zéro Mégot” (Mozziconi Zero).
Ed invece d’iniziare questa campagna solo per le spiagge durante l’estate, è stata presetnata già da questa primavera rivolta a tutti, cittadini e turisti. Le hostess delal DTC e alcuni rappresentanti della SMA distribuiranno ai fumatori dei posaceneri tascabili e da borsa. I posaceneri saranno anche disponibili presso i chioschi informazioni-DTC , nella hall della SMA-SMEG 11, rue Guillaume Apollinaire, ma anche allo Stadio Nautico Ranier III e alla Mediateca.
NUOVE GRIGLIE PER RACCOGLEIRE RIFIUTI NEI TOMBINI
Il Governo di Monaco, la Société d’Exploitation des Ports de Monacoe la Société Monégasque d’Assainissement hanno annunciato l’installazione di 42 cestini per la raccolta di rifiuti, come per esempio le sigarette, che possono finire nelle griglie di scarico delle acque piovane direttamente collegate al mare. Occorre ricordare che i filtri delle sigarette contengono plastica non biodegradabile che si decompone lentamente, rilasciando sostanze chimiche nocive nell’acqua.
Gli animali marini spesso ingeriscono questi rifiuti, causando gravi danni alla loro salute e alterando l’equilibrio ecologico ma danni anche alla nostra salute se mangiamo i pesci per esempio.
Anche lungo il porto di Monaco sono stati installati tutta una serie di posaceneri per evitare che i mozziconi fossero gettati un po’ ovunque e molti proprio sulle dighe dove sono ormeggiate le barche.
