Il Monaco Press Club ha invitato il politologo francese Pascal Perrineau che ha parlato di come è nata la passione per la politica da ragazzo ma anche parlato della politica oggi e della situazione attuale. Grande esperto di sociologia elettorale è stato direttore del Centro di Ricerca Politica di Science Po.
Il professore Perrineau ha raccontato che la passione per la politica è nata all’età di 15 anni, e che per la prima volta in occasione della prima elezione del Presidente della Repubblica a suffragio universale diretto, andò a vedere i candidati di tutti gli schieramenti e tra questi c’era anche François Mitterrand, con cui ebbe un rapporto di ammirazione per un certo periodo ma da cui poi si allontanò, a causa della “Mitterandite”, perché non condivideva la sua attitudine e soprattutto la sua alleanza con i comunisti. Ha raccontato che la Francia visse con la presidenza di Georges Pompidou un periodo di anni felici grazie alla stabilità politica e alle riforme economiche.
Ha poi raccontato di come è cambiata la politica oggi con Macron che ha inventato un altro modo di dirigere il Paese: “Creerò uno spazio centrale a destra per l’economia e a sinistra per la cultura e la società”. Un’idea che ha portato Macron alla rielezione tuttavia, per molti non ha il vero polso del territorio e per Perrineau “è uno che non ha mai sperimentato il fallimento e comunque a tutt’oggi conserva una base di preferenze del 28% che non è poco“.
Perrineau si dice convinto che alle prossime elezioni Europee Marine Le Pen con Rassemblement National vincerà (32%) e alla domanda se nel 2027 la Le Pen potrebbe riuscirà a diventare Presidente in Francia risponde: “Potrebbe. I francesi hanno voglia di cambiamenti il momento è maturo, le troppe aperture hanno creato troppi danni in Francia”.
Pascal Perrinneau ha poi parlato del malessere nelle università e in particolare a Science Po’ (Scienze politiche) ma anche del “wokismo” e della sua esperienza di insegnante negli Stati Uniti, descrivendo le ipocrisie di mentalità falsamente puritane che ha dovuto affrontare. L’ex direttore Centro di Ricerca Politica di Science Po ha recentemente pubblicato un nuovo libro intitolato “Le Goût de la Politique“, per le Edizioni Odile Jacob.