INCONTRO CON L’ISOLA D’ELBA A MONACO

Conosciuta come l’isola di Napoleone, l’Isola d’Elba è la capitale dell’arcipelago toscano. Alcuni rappresentanti dell’Isola sono intervenuti a Monaco per un incontro organizzato dall’associazione People Meet People e parlare di ambiente.

Incontro con l'Isola d'Elba a Monaco per parlare di ambiente e sostenibilità  con Massimo De Ferrari presidente degli albergatori
Da sinistra l’ingegnere Massimo De Ferrari, e gli impreditori Rossana Galletti e Paolo De Ferrari, ft.WSM

L’Isola d’Elba è un gemma del Mediterraneo che coniuga bellezze naturali e impegno per la sostenibilità. Questa incantevole isola italiana non è solo un luogo di straordinaria bellezza ma anche un esmpio di turismo sostenibile e di rispetto per l’ambiente. L’Elba, che fa anche parte del Santuario Internazionale dei Cetacei Pelagos, da diversi anni promuove la biodiversità e sviluppa un’agricoltura a chilometro sostenendo l’economia locale e riducendo l’impatto ambientale. Grazie alle sue acque cristalline, le spiagge incotaminate e i rigogliosi paesaggi collinari, l’Elba offre un’esperienza unica ai visitatori, armonizzare il benessere umano con quella della natura.

A spiegare come il settore alberghiero abbia cambiato passo in questi anni è stato il Presidente dell’associazione albergatori dell’Isola d’Elba, l’ingegner Massimo De Ferrari. Con una profonda conoscenza del territorio e una visione strategica orientata verso la sostenibilità. De Ferrari ha spiegato, che i suoi genitori furono pionieri all’Isola d’Elba, i primi a costruire un albergo e capire i le possibilità dell’isola. Oggi De Ferrari è proprietario di alcuni trai più bei hotel dell’Elba, l’Hermitage, La Biodola, Il Golfo, ed è lui che è il motore a cambiare le regole. Certo, come ha spiegato per un imprenditore oggi è necessario se si vuole che l’Elba diventi una destinazione d’eccellenza. “Il modello Monaco per noi è molto significativo e cerchiamo d’ispirarci, anzi ci piacerebbe avere uno scambio costruttivo“, ha detto il Presidente degli albergatori. De Ferrari ha precisato anche di quanto i turisti apprezzino i cambiamenti nel rispetto della natura e della qualità della vita.

Accanto a De Ferrari è intervenuta l’imprenditrice dell’azienda agricola Montefabbrello a Portoferraio, Rossana Galletti che ha spiegato la filosofia dell’azienda, ossia produrre prodotti della terra biologici. “La nostra è una tradizione di famiglia, siamo passati dall’agricoltura tradizionale al biologico per rispetto dell’ambiente e per migliorare la qualità della vita di chi gusta i nostri prodotti – ed aggiunge – Nell’azienda si coltivano ulivi, vigne e grano antico. Una qualità di grano superiore e produciamo farine e pasta ma anche vini e olio“. L’azienda propone di offrire una vera esperienza chi si reca non solo per soggiornare ma anche per una degustazione dei prodotti, nel periodo della vendemmia, pestare l’uva con i piedi come si usava una volta che in dialetto dell’isola si dice “zampicare”.

Rossana Galletti ha posto l’accento anche su un vino prodotto in piccole quantità, diventato una vera celebrità non solo all’Elba ma a livello internazionale. Si tratta dellazienda agricola Arrighi che da oltre 100 anni si trova sulla collina dietro a Porto Azzurro. Antonio Arrighi che produce un vino delicato usando i metodi antichi dei romani, ossia in anfora, dopo studi approfonditi con l’università di Firenze è riuscito a ricavare il vino che producevano proprio gli antichi greci. Grazie all’uva ansonica, ha prodotto il vino mitologico, Nesosil vino marino dell’isola di Chio di 2500 anni fa. Un vino particolarmente aromatico, la presenza nel vino del sale derivante dalla pratica dell’immersione dell’uva nel mare chiusa in ceste, ha lo scopo di togliere la pruina dalla buccia ed accelerare così l’appassimento al sole, preservando in questo modo l’aroma del vitigno. Anche questa è un’azienda di famiglia risalente ad oltre 100 anni fa.

È poi intervenuto l’imprenditore più giovane, Paolo De Ferrari che insieme a due amici ha rilevato un’antica azienda di liquori, Smania dell’Elba. Ma come è nata questa idea? Spiega Paolo: “Abbiamo avuto l’occasione di rilevare questa azienda che produceva liquori ed abbiamo voluto che fosse assolutamente legate ai profumi dell’Isola. In modo particolare, i nostri liquori sono prodotti con fiori, erbe ed essenze locali, di alta qualità. La nostra è una piccola produzione, chi vuole provarli deve venire all’isola d’Elba, per sentire l’essenza dell’isola ad ogni sorso!“. In modo particolare Paolo De Ferrari ha raccontato di quanto sia importante nella loro produzione l’eccellenza e sostenibilità che riflette un impegno profondo per la valorizzazione delle risorse locali e la promozione di un’economia circolare. In pratica ogni bottiglia di Smania dell’Elba racconta una storia di territorio e passione.

Quello che ha fatto più piacere notare è come questi differenti imprenditori siano uniti tutti verso un obiettivo unico, la genuinità dei loro prodotti nel rispetto dell’ambiente.