Alla Salle Garnier de l’Opera de Monte-Carlo si è tenuto il concerto del gruppo francese AIR, parte del loro ultimo tour “Moon Safari”, in occasione del venticinquesimo anniversario dell’omonimo album.
La Salle Garnier, nel tutto suo splendore barocco, è stato un luogo all’antitesi dell’universo futuristico e cosmico di AIR, rendendo quest’esperienza ancora più interessante. All’arrivo in sala, la sua bellezza è innegabile: l’imponenza della Salle Garnier con i suoi dipinti, le sue sculture emozionano lo sguardo. Ma non appena si abbassano le luci e si alza il sipario, l’atmosfera cambia totalmente: è come essere attratti dall’universo che si presenta davanti. Una scatola di luce bianca appare e due occhi ti fissano. E poi parte la musica, ed arrivano loro, il duo di Versailles, Nicolas Godin e Jean-Benoît Dunckel, accompagnati dal batterista Louis Delorme.
Partendo dalla loro famosa hit “La Femme d’Argent”, gli AIR nella loro “scatoletta” ci hanno trasportati tutti nel loro universo cosmico. Un mix di musica elettronica con voci codificate, pop e rock psichedelico che definisce lo stile di questo gruppo, formato da un architetto e uno scienziato fisico.
In effetti si ritrovano queste qualità nelle loro scenografie. Alcune strutture industriali, come lo sfondo all’inizio di “Kelly Watch the Stars” somigliante ad un magazzino buio con il sole che penetra dalle finestre.
Oppure altre più figurative, come il viaggio in astronave nello spazio tra pianeti e stelle durante la loro performance di “Venus”. Altri giochi di luce, apparentemente semplici, sono invece riusciti a trasmettere emozioni, come la speranza e la leggerezza percepite durante i colori del crepuscolo della più melodica “Ce matin-là”. E ovviamente non è potuta mancare la loro hit assoluta “Sexy Boy” che con luci abbaglianti tipo riflettori ed il suo ritmo elettrico ha catturato tutti.
Uno spettacolo sensoriale da non perdere, se vi trovate in una delle 34 città rimanenti del loro tour che si concluderà il 2 Novembre a Città del Messico.
