I PROGRESSI SIGNIFICATIVI DI MONACO, SECONDO GAFI

Conferenza stampa del Ministro di Stato Pierre Dartout e del Ministro delle finanze ed economia Pierre-André Chiappori, sulla dichiarazione del GAFI che ha deciso d’inserire Monaco in lista grigia, anche se il Paese non è certo a livello dei Paesi che compongo quella lista.

I progressi significativi di Monaco, secondo GAFI
A sinistra Pierre Dartout e  Pierre-André Chiappori, ft.WSM Agency

Ci sono cose che si possono dire ed altre no, perché anche i Ministri firmano contratti con clausole di confidenzialità. È il caso del Ministro Pierre André Chiappori, che in conferenza ha detto che alcune cose dette all’interno del GAFI durante la riunione, non possono essere diffuse. Tra l’altro da ricordare che paesi come la Jamaica e proprio la Turchia, sono stati tolti dalla sorveglianza rinforzata.

Monaco invece diventa sorvegliata speciale per 18 mesi fino a gennaio 2026.

Il Ministro di Stato Dartout ha rassicurato la platea di giornalisti:”Faremo tutto il possibile per uscirne“. Nella dichiarazione di GAFI, non è stata scritta la consueta frase che viene utilizzata per i Paesi che vanno in lista grigia, bensì che sono stati fatti progressi “significativi“. Questo apparentemente dice molto. Monaco ha approvato le leggi, le ha applicate, contro il riciclaggio di denaro e terrorismo ma non ha applicato, secondo il GAFI, sorveglianze severe sui rischi, sanzioni abbastanza elevate, non ha condannato abbastanza o in modo clamoroso, non ha abbastanza personale giuridico per applicare e gestire tutto questo lavoro, in particolare la gestione dei beni sequestrati in via definitiva.

Il Ministro delle Finanze Chiappori, ha spiegato che Moneyval è il corrispondente regionale del GAFI. Il procuratore Generale, Stéphane Thibault, ha aggiunto che l’anno scorso sono stati sequestrati provvisoriamente 200 milioni di euro prima della confisca definitiva.

Pierre-André Chiappori, ha poi risposto alla domanda sulle possibili difficoltà che possono ritrovarsi davanti, le società che lavorano con l’estero ed ha spiegato di tenere molto al contatto con i professionisti della piazza monegasca ma la traduzione di questa situazione è di competenza di ciascun regolatore nazionale, e ci possono essere enormi differenze da un Paese all’altro. Ha poi aggiunto che per il bilancio non ci saranno problemi, viste le finanze sane dello Stato, grazie al fatto che Monaco non contrae debiti come quasi tutti gli altri Paesi.