Una delegazione della polizia monegasca guidata da Richard Marangoni ha partecipato alla Conferenza Regionale Europea d’Interpol a Tirana in Albania.
A capo della delegazione monegasca il Controllore Generale incaricato della Direzione della Pubblica Sicurezza di Monaco, Richard Marangoni accompagnato dai responsabili di diversi dipartimenti, di polizia giudiziaria e dell’Unità di Cooperazione Internazionale.
L’obiettivo della conferenza era quello di valutare e prevenire, grazie alla cooperazione, le minacce e le tendenze regionali già avverate o emergenti, della criminalità transnazionale in Europa.
Ft.©D.R., Richard Marangoni e Jürgen Stock
All’INTERPOL aderiscono 196 Paesi che si occupano della sicurezza degli Stati grazie allo scambio d’informazioni tra le diverse polizie e le buone pratiche. Durante tre giorni, la delegazione monegasca ha potuto avviare numerosi scambi con le delegazioni straniere, tra cui due incontri bilaterali con i capi delle delegazioni indiana e austriaca, al fine di consultarsi sui temi della criminalità organizzata e della lotta contro la criminalità informatica.
Il Segretario Generale di INTERPOL, Jürgen Stock, alla vigilia del termine del suo mandato da Segretario Generale dell’Organizzazione, ha voluto ringraziare la Sûreté Publique de Monaco per il suo costante impegno a favore di INTERPOL, ricordando i forti legami che uniscono questa organizzazione internazionale al Principato. Stock ha infatti sottolineato che l’idea di creare un’organizzazione per la cooperazione di polizia nacque proprio nel Principato di Monaco, nel 1914, sotto l’egida del Principe Alberto I, ed ha ricordato che l’83ª sessione dell’Assemblea Generale si tenne a Monaco esattamente 100 anni dopo, nel novembre 2014.
Jürgen Stock, piuttosto emozionato, si è detto molto affezionato al Principato, dato che proprio in quell’occasione fu nominato Segretario Generale di INTERPOL. Stock ha concluso inviando i suoi ringraziamenti attraverso Richard Marangoni a S.A.S. il Principe Alberto II e al Ministro dell’Interno Patrice Cellario, per il sostegno che il Principato ha sempre dato all’organizzazione.