MANUELA RUOSI, AMBASCIATORE D’ITALIA A MONACO PARLA DEGLI OBIETTIVI DEL SUO MANDATO

Per la prima volta a Monaco, l’Ambasciatore d’Italia è una donna. Si tratta di Manuela Ruosi, che ha presentato le proprie credenziali a S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco lo scorso 16 settembre. In carriera diplomatica dal 1992, con una serie d’incarichi internazionali.

Manuela Ruosi, Ambasciatore d'Italia nel Principato di Monaco, parla degli obiettivi del suo mandato
L’Ambasciatore della Repubblica italiana nel Principato di Monaco Manuela Ruosi, ft.©WSM Agency

Ambasciatore, qual è stata la sua prima reazione quando ha appreso della sua nomina? “Sicuramente è una bella soddisfazione essere stata designata Ambasciatore nel Principato di Monaco, un momento importante per la mia carriera. Sono contenta tra l’alto che anche il Principato, abbia in Italia un Ambasciatore donna, Anne Eastwood, con cui ho già parlato e penso che potremmo realizzare dei programmi insieme”.

Come ogni Ambasciatore lei ha ricevuto un mandato dal Ministro degli Esteri, quali sono gli obiettivi?  “Cercherò di contribuire a rafforzare le relazioni bilaterali, iniziate nel 1947, e mettendo in evidenza i nuovi settori di attività. Abbiamo già una presenza italiana molto forte nel Principato e la conoscenza e la capacità italiana sono molto apprezzate. Lo sviluppo continuo della cultura ci sta molto a cuore. L’altro obiettivo è quello di creare una vera e propria collaborazione sportiva, con la Giornata Internazionale dello Sport. A Monaco sono rappresentate tante discipline con le loro federazioni, ci sono molti atleti, lo sport è lo strumento ideale per creare legami tra i popoli”.

Quali parametri economici rappresentano le maggiori opportunità di collaborazione tra Italia e Monaco?  “Sicuramente saranno importanti alcune iniziative immobiliari, come per esempio lo sviluppo intorno al porto di Ventimiglia, potrebbe aiutare e risolvere alcune problematiche”.

Monaco è un Paese molto impegnato nelle questioni ambientali. Qual è il ruolo dell’Italia nelle collaborazioni su temi come la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico?  “Ci potranno essere sinergie in diversi settori come nella ricerca scientifica, la protezione delle aree marine e diverse idee d’intervento. Entro l’anno dovrò presentare un’idea di programmazione al Ministero degli Esteri con un fil rouge”.