Angela Petrulli non vuole essere definita stilista. Artigiana del cucito, Maestra Sarta, una vera creatrice di Alta Moda con il suo marchio: AMC.
Angela risiede a Monaco da 25 anni e dal 2006 produce capi di Alta Moda. Il suo non è solo un lavoro ma una grande passione. Crea i suoi modelli, scegli le stoffe per ottenere abiti da donna e da uomo esclusivi e fatti su misura.
Qual è il mondo di Angela Petrulli? “Per me è fondamentale la creazione. Ci sono poi diversi momenti che mi appassionano come quando creo le collezioni, perché non devo pensare ad una persona in particolare per cui devo creare l’abito. Metto sul banco una decina di tessuti e li lascio parlare; sono loro stessi a trasmettermi l’ispirazione, come vogliono essere trasformati. La mia grande soddisfazione è vedere sfilare i miei modelli in passerella. Questo è il mio mondo! – e prosegue – Quando creo il su misura per una cliente mi piace capire cosa ama indossare. Non è molto facile. A volte ci sono persone che non sanno bene cosa desiderano. Ho bisogno di mettere sul tavolo diverse proposte, questo mi aiuta a capire il gusto della cliente“.
Qual è la differenza tra una sarta e una stilista? “La sartoria è abituata a pensare ad una donna o a un uomo che deve vestirsi, per momenti precisi della sua vita. Lo stilista è abituato a pensare più al disegno, alla fantasia, a modelle che sono spesso creature effimere. Io parte da una taglia 42 italiana nella mia collezione e non scelgo mai modelle troppo magre, proprio perché è contro i miei principi. Mi piace vestire la donna normale“. In effetti tante volte gli stilisti lasciano andare la fantasia e vediamo sfilare abiti improponibili nella vita di ogni giorno!
Angela ha parlato anche di abiti da uomo, quali difficoltà ci sono ad accontentare un cliente uomo? “Intanto far capire loro come devono vestirsi per stare bene. A volte hanno idee preconcette e spendono anche tanto per vestirsi con risultati scarsi. Avere un abito sartoriale da uomo che sia in proporzione con le lunghezze di maniche, orli, proporzioni delle spalle che non faccia pieghe, attenzioni che solo la sartoria può dare. Nel commercio queste attenzioni sono purtroppo un po’ sparite. L’uomo arriva da me magari per una riparazione, lo misura e io gli spiego cosa dovrebbe essere cambiato spiegando le proporzioni adatte a lui. Molto spesso diventa un mio cliente“.
Angela lei è molto brava a capire la morfologia delle persone e a vedere cosa starebbe bene alla persona che vuole un abito e metterla in valore ma quanto contano i tessuti? “Sono fondamentali direi per il modello che si vuole creare. Se si sbaglia l’uso di un tessuto per un certo taglio, per pregiato che sia, si rovina il lavoro. Occorre studiare il tessuto dell’abito che vogliamo confezionare. Le mie mani hanno una grande sensibilità e al tocco capisco cosa posso fare con quella stoffa“.
Quando ha iniziato a cucire? “Ho cominciato a cucire a 14 anni. Ho avuto una nonna paterna morta giovane e un giorno mio papà di disse che amava cucire e mi fece vedere la sua vecchia macchina da cucire. È una passione forse ancestrale. Quando ero piccola compravo scampoli di tessuto al mercato per fare i miei modelli. Ho fatto una scuola da stlista, taglio, cucito, contabilità, merceolgia ed ho studiato il francese“.
Angela Petrulli non è solo una sarta ma una vera e proprio imprenditrici, è anche entrata a far parte dell’associazione Femmes Chefs d’Entreprises ed è nel comitato direttivo ma fa parte anche del World Federation of Master Tailors, ha anche fondato l’associazione Bespoke Academy, qual è il suo obiettivo? “Desidero mettere in valore i mestieri d’arte con lo scopo di accogliere, dentro i propri locali, un giovane per un laboratorio dedicato alla sartoria“.
Chiara Petrulli, sua figlia ha deciso di collaborare con lei, quale novità le ha portato? “Io sono timida, vivo tra i miei tessuti e modelli. Lei in tre anni mi ha aperto il mondo dei social ed ha reso visibile il mio lavoro sulla rete, io non ne sarei mai stata capace. Chiara è anche molto brava a disegnare e si sta cimentando nella creazione di una collezione”. Una vera passione di famiglia!
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