Corinne Chauvet torna ad esporre alla Galleria Ribolzi à Monte-Carlo, con nuove sculture d’ispirazione giapponese. Un sorriso assicurato!

MCin: Corinne, da otto anni lei espone le sue opere alla Galleria Ribolzi. Questa volta ha portato una nuova serie di sculture che rappresentano i bambini Jizo. Cosa l’ha ispirata?
C.C.: Ho incontrato questi bambini durante un viaggio in Giappone. Giocavano e sorridevano sempre, e mi hanno affascinata. Ho cercato di catturare la loro saggezza e il loro sorriso nelle mie sculture. Nell’iconografia giapponese, gli Jizo sono piccoli Buddha, sempre sorridenti, che proteggono i viaggiatori e i santuari. Hanno anche una connessione speciale con gli animali, e per questo motivo ho voluto raffigurarli in compagnia di farfalle, cagnolini, panda e altri piccoli esseri viventi.
MCin: Le sue sculture trasmettono una forte sensazione di serenità e dolcezza. Quando si guardano, si ha voglia di abbracciarle. Era questo il tuo intento?
C.C.: Sì, assolutamente. Gli Jizo trasmettono protezione e conforto. Volevo che chi li osserva potesse percepire quella stessa dolcezza e quella stessa serenità che ho provato io vedendoli in Giappone. Il loro sorriso è un invito alla pace interiore.
MCin: Nella cultura occidentale, solitamente le statue non sorridono. Perché?
C.C.: È una questione culturale. Anche nelle fotografie antiche, le persone erano sempre serie. Il sorriso era associato alla leggerezza, talvolta persino al diavolo. Solo con l’avvento della pubblicità, negli anni ’60, il sorriso è diventato un elemento centrale della comunicazione visiva. Ma nell’arte scultorea occidentale, l’espressione seria è rimasta predominante.
MCin: Parliamo della tecnica che ha usato. Che materiali ha scelto per questa serie?
C.C.: Ho lavorato con la terra nera spagnola, un materiale ricco di manganese. Ha una texture particolare, che dona profondità e carattere alle sculture. La scelta della materia è sempre fondamentale per trasmettere l’anima dell’opera e nonostante il tono scuro i miei Jizo esprimono gioia.
MCin: Quale messaggio vuoi lasciare al pubblico con questa serie di Jizo?
C.C.: Vorrei che queste sculture portassero un momento di serenità a chi le osserva. Il sorriso ha un potere straordinario, e gli Jizo ci insegnano che la felicità può risiedere nelle cose più semplici: nel gioco, nella compagnia degli animali, nella gentilezza. In un mondo spesso frenetico e caotico, credo che fermarsi a contemplare un sorriso possa fare la differenza.
Galleria Ribolzi, 7, avenue de l’Hermitage, 98000 Monaco tel.: +377 97 97 03 77
