Matteo Berrettini torna a ruggire sulla terra rossa del Principato, firmando un’impresa che sa di rinascita. L’azzurro, attualmente numero 34 del ranking ATP, ha battuto in rimonta il numero 2 del mondo, Alexander Zverev, con il punteggio di 2-6 6-3 7-5 in 2 ore e 29 minuti di spettacolo puro.


Un colpo di scena clamoroso al Masters 1000 di Monte-Carlo, dove il tedesco era tra i principali favoriti del torneo.
La vigilia aveva già lasciato intendere che Berrettini ci credeva davvero: “Ce la posso fare”, aveva dichiarato con fermezza. E il campo gli ha dato ragione. Dopo un primo set a senso unico dominato da Zverev, l’italiano ha cambiato marcia, ritrovando profondità, coraggio e una solidità mentale che non mostrava da tempo. Il secondo parziale è stato gestito con autorità, mentre il terzo ha regalato emozioni a non finire, tra cui uno scambio mozzafiato di 48 colpi vinto proprio da Berrettini, simbolo della sua determinazione ritrovata.
Zverev, in evidente crisi di fiducia dopo la dolorosa sconfitta in finale agli Australian Open contro Jannik Sinner, sperava di ritrovare smalto con l’inizio della stagione su terra battuta. Ma dopo un avvio convincente, il tedesco è tornato a mostrare quei limiti caratteriali che più volte lo hanno frenato nei momenti chiave.
Berrettini, invece, ha tenuto i nervi saldi fino all’ultimo. Sul primo match point, non ha tremato: risposta profonda, attacco deciso, e chiusura chirurgica. Senza esitazioni, come nei suoi giorni migliori.
Una vittoria che vale oro per l’azzurro, sia in termini di classifica che, soprattutto, di morale. Tifo da stadio del pubblico del Monte-Carlo Country Club che lo ha salutato con una standing ovation: Berrettini è tornato, e lo ha fatto alla grande. Domani riposo per l’italiano che aspetterà il nome dell’avversario, cioè il vincitore tra Musetti e il ceco Lehečka.
