La Commissione europea ha avviato una revisione della sua lista dei paesi terzi ad alto rischio per il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, includendo, tra gli altrI, il Principato di Monaco. Questa decisione segue la metodologia sistematica che prevede l’allineamento con le liste del GAFI (Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale), che aveva inserito Monaco nella sua lista grigia nel giugno 2024.

Solo che questa notizia ha fatto subito il giro del mondo come se per Monaco fosse una nuova condanna. Invece non è così. Il Governo del Principe ha preso atto di questa procedura attesa, che porterà alla probabile inclusione di Monaco nella lista UE, a meno che il Parlamento europeo o il Consiglio dell’Unione non decidano diversamente.
Un impegno costante nella lotta al riciclaggio
In una nota ufficiale, le autorità monegasche hanno ribadito il loro fermo impegno nel contrasto al riciclaggio di denaro, al finanziamento del terrorismo, alla proliferazione delle armi di distruzione di massa e alla corruzione. Le azioni vengono coordinate dal Comitato nazionale preposto e dal suo Segretariato Permanente, in collaborazione regolare con le autorità europee.
Monaco mira chiaramente a una rapida uscita dalla lista grigia, attraverso l’attuazione puntuale del Piano d’Azione stabilito dal GAFI, con tutte le scadenze previste rispettate.
Progressi già riconosciuti a livello tecnico
A dicembre 2024, il comitato MONEYVAL, organo del Consiglio d’Europa incaricato di valutare i sistemi antiriciclaggio, aveva già riconosciuto importanti progressi del Principato: 39 su 40 raccomandazioni del GAFI hanno ricevuto una valutazione positiva.
Un nuovo punto di verifica è atteso durante la sessione plenaria congiunta GAFI-MONEYVAL, in programma dal 10 al 13 giugno 2025 a Strasburgo. Sarà un passaggio cruciale per valutare gli sforzi concreti compiuti da Monaco.
Una fase tecnica ma strategica
L’inclusione nella lista della Commissione Europea non rappresenta una sanzione automatica, ma una valutazione di rischio che può avere conseguenze sulle relazioni finanziarie e bancarie con l’Unione. Tuttavia, la volontà delle autorità monegasche è chiara: rafforzare la trasparenza e l’affidabilità del sistema finanziario del Principato, in piena coerenza con gli standard internazionali.
Monaco si presenta dunque come un interlocutore attivo e collaborativo nella lotta globale contro i crimini finanziari, con la determinazione di uscire dalla lista grigia in tempi brevi e in modo strutturale.
Potete consultare la lista dei Paesi in lista nera, cliccando sul seguente link/ https://www.consilium.europa.eu/it/policies/eu-list-of-non-cooperative-jurisdictions/
