Varcare la soglia dell’atelier di Jane Gemayel a Monaco è come entrare in un luogo sospeso tra realtà e poesia.

Le pareti sono un’esplosione di forme e colori, ogni disegno e ogni dipinto racconta una storia. “Sono conversazioni illustrate” afferma l’artista canadese, con i suoi profondi occhi turchesi e l’eleganza naturale di un’indossatrice.
Protagoniste assolute delle sue opere sono donne dalla presenza magnetica, dalle forme generose e raffinate, che sussurrano messaggi importanti: cambiamenti climatici, protezione degli oceani, libertà. “Le parole sono fonte di ispirazione. Hanno una qualità magica: più le leggi, più riesci a comprenderle. Le mie preferite sono amore e libertà” confida.
La libertà è un tema che le appartiene profondamente. “La nostra società ci racchiude in scatole – dice – dobbiamo seguire schemi e fare ciò che ci si aspetta da noi. Io da ragazza non ero così. Vivevo in campagna, andavo a cavallo, immersa nella natura. Non pensavo a sposarmi o ad avere figli, un cane, una casa. Questo è arrivato molti anni dopo. L’uomo, in generale, non è affatto libero.”



Tra le opere che colpiscono, spicca la collezione di donne ispirate alle prove di Rodin, studi preparatori che il maestro realizzava prima di scolpire. Jane li ha reinterpretati, trasformandoli in figure nuove, intense e profonde.
E poi ci sono i cuori: piccoli, medi, grandi, ciascuno contenente un universo. “Sono nati nel 2020, durante il Covid – racconta – eravamo chiusi in casa e io avevo un quaderno erbario. Ho iniziato a disegnare cuori, riempiendoli ogni giorno di ogni emozione che sentivo”.

L’ARTE UN IMPEGNO QUOTIDIANO
La fase creativa, per Jane Gemayel, è un impegno quotidiano e disciplinato. Si alza alle 6 del mattino, alle 8 è già in atelier. Legge, s’informa, lascia che l’ispirazione arrivi e poi lavora senza sosta. Parte del suo processo creativo sono le Black Box: scatole intime in cui raccoglie citazioni, ritagli di giornale, appunti, colori, emozioni. “Ci vogliono lunghe notti silenziose per lasciar sedimentare tutto e far nascere l’opera” spiega.
Un vero coup de cœur è l’opera che mette in scena una conversazione tra colori, impegnati a decidere quale di loro sia il più importante. Ironia, profondità e sensibilità convivono in queste tele che trovano spazio anche alla Galleria Ribolzi (7 Av. de l’Hermitage a Monaco).
Uscendo dal suo atelier, si ha la sensazione di portare con sé non solo immagini ma anche parole che restano, come amore e libertà. E, forse, la certezza che l’arte di Jane Gemayel è un invito a guardare il mondo con occhi più aperti e un cuore più grande.






