LA MONTAGNA SPACCATA DI GAETA: TRA LEGGENDA E NATURA

Gaeta, nota per le sue acque cristalline e le spiagge dorate che attirano migliaia di visitatori d’estate, è un gioiello del litorale laziale che offre molto più di una semplice vacanza balneare.

Gaeta, nel litorale laziale tra leggenda e natura
Panoramica di Gaeta, ft.Francesca Sirignani

Storia millenaria, panorami mozzafiato, percorsi naturalistici, tradizioni autentiche e una cucina che racconta il territorio in ogni piatto, tutto questo è Gaeta.
Tra i gioielli paesaggistici e spirituali del luogo, la Montagna Spaccata di Gaeta s’impone come uno dei luoghi più suggestivi e carichi di fascino dell’Italia centrale. Questo straordinario promontorio, inciso da tre profonde fenditure nella roccia, attira, infatti ogni anno, migliaia di visitatori affascinati dalla fusione di natura, storia, spiritualità e mistero che si respira lungo il percorso che conduce nel cuore del monte.

GAETA META STORICA

Al centro di questo itinerario sorge il Santuario della Santissima Trinità, edificato nell’XI secolo e incastonato tra le pareti rocciose della montagna. Questo luogo sacro è stato, nel corso dei secoli, meta di pellegrinaggio di pontefici, santi e sovrani. Tra i nomi illustri che qui si fermarono in preghiera si annoverano papa Pio IX, oltre a figure di grande rilevanza spirituale come San Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, San Leonardo da Porto Maurizio e San Filippo Neri.
Uno dei tratti più spettacolari e misteriosi del percorso è la Grotta del Turco, un’insenatura profonda e buia che si apre sul mare, accessibile tramite una scalinata che scende nelle viscere della montagna. Questa fenditura è avvolta da numerose leggende e tradizioni religiose, una delle quali collega la nascita della grotta al momento della morte di Cristo quando, secondo i Vangeli, si squarciò il velo del Tempio di Gerusalemme.

La leggenda più celebre è legata all’enigmatica impronta di una mano incisa nella roccia. La storia narra che un marinaio turco, scettico nei confronti della sacralità del luogo, appoggiò con arroganza la mano sulla parete rocciosa. La roccia, come sciolta da una forza soprannaturale, si sarebbe liquefatta sotto le sue dita, lasciando impressa un’impronta perfettamente riconoscibile che ancora oggi è visibile e oggetto di devozione e stupore.

Monte Orlando Gaeta
Monte Orlando, Gaeta, ft. D.R.

Il percorso termina in un punto panoramico di rara bellezza: una cappella eretta su un enorme masso incastratosi in una delle fenditure durante un probabile terremoto avvenuto nel 1434. Da questa terrazza si può godere di una vista meravigliosa sul Mar Tirreno e sull’imponente falesia di oltre 150 metri, un colpo d’occhio che lascia senza fiato e che rappresenta la perfetta conclusione di un viaggio tra fede, leggenda e natura.
Dalle passeggiate sul Monte Orlando alle stradine acciottolate del centro storico, dalle fortificazioni borboniche alle chiese medievali, fino alle specialità gastronomiche come la celebre tiella, Gaeta è un luogo capace di stupire anche lontano dall’estate. Un mix perfetto di cultura, natura e sapori che merita di essere scoperto tutto l’anno.

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A propos Francesca Sirignani 56 Articles
Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche, enogastronomiche e wellness. È docente al Master “Comunicazione per il settore enologico e il territorio” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha anche collaborato in diversi progetti europei e di Legislazione Turistica che le hanno permesso di accompagnare gruppi in molte destinazioni del mondo. È iscritta al GIST cioè al Gruppo Italiano Stampa Turistica. Su MonteCarloin racconterà, in particolare, le bellezze naturalistiche e culturali dell’Italia