PORTI DI MONACO TRA MODERNIZZAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Il porto di Monaco si rinnova tra elettrificazione, sostenibilità e nuove sfide dello yachting. Intervista a Olivier Lavagna, direttore dei porti.

Olivier Lavagna, direttore dei porti di Monaco
Olivier Lavagna, direttore dei porti di Monaco, ft.WSM Agency

l porti Hercule e Fontvieille rappresentano due simboli della nautica nel Principato di Monaco. Con oltre mille posti barca e un ruolo chiave nello sviluppo dello yachting, sono oggi al centro di un processo di modernizzazione che punta alla sostenibilità. Olivier Lavagna, direttore dei porti di Monaco, racconta come sono cambiate le infrastrutture negli ultimi vent’anni e quali sono le sfide per il futuro.

Dalla grande diga alla rivoluzione elettrica

Come è cambiato il porto Hercule dall’arrivo della grande diga? « Dal 2002, la grande diga galleggiante ha trasformato il Porto Ercole. Prima, la metà dello specchio acqueo era inutilizzabile a causa dei venti da est – spiega Lavagna – Con la diga abbiamo potuto ristrutturare tutto: elettrificazione delle banchine, piano di ormeggio riorganizzato, potenze elettriche adeguate alle nuove esigenze. Oggi tutti gli yacht ormeggiati e le imbarcazioni in sosta devono collegarsi a terra e spegnere i motori. Una misura che ha ridotto inquinamento e rumori, rendendo il porto più vivibile« .

Gestione delle acque e controlli ambientali

Accanto all’energia, un altro punto chiave è la gestione delle acque reflue come le gestite? « Sistemi di pompaggio a vuoto permettono ora di scaricare acque grigie e nere in modo sicuro. I controlli sono severi – sottolinea il direttore – Gli scarichi sono vietati e alcune imbarcazioni sono state escluse per non aver rispettato le regole equando dico escluse, vuole dire che non possono più entrare ne i due porti di Monaco, allo Yacht Club e al Porto di Cala del Forte a Ventimiglia. Questa vigilanza ha migliorato notevolmente la qualità dell’acqua e l’immagine dei porti monegaschi, oggi considerati tra i più puliti del Mediterraneo« .

Un peso economico di primo piano

Che impatto economico hanno i porti sul Principato? « I porti di Monaco impiegano direttamente 43 persone, cui si aggiungono alcuni stagionali estivi. Ma il loro impatto economico va ben oltre. Il nostro fatturato è di 24-25 milioni di euro, con oltre 10 milioni versati allo Stato – precisa Lavagna – E il settore dello yachting è tra i tre-quattro principali pilastri economici del Principato. In termini di capacità, il Porto Hercule conta 750 posti barca, Fontvieille 300. Per i super yacht, oltre i 100 metri abbiamo cinque ormeggi« .

La navette che accompagna gli utenti dal porto d'Hercule a Cala del Forte
La navette che accompagna gli utenti dal porto d’Hercule a Cala del Forte

Yachting e transizione energetica

Come organizzate la transizione energetica degli yacht? « Il futuro passa ora dall’energia. Le imbarcazioni cambiano: arrivano modelli ibridi, elettrici e in prospettiva anche a idrogeno – sottolinea Lavagna – Monaco deve anticipare e predisporre procedure di sicurezza, per non farsi trovare impreparata. Anche l’acqua è un tema delicato: con il cambiamento climatico, l’uso di acqua potabile per il lavaggio degli yacht non è più sostenibile. L’obiettivo è usare acqua riciclata o trattata. È un segnale concreto di rispetto della risorsa e dell’ambiente« .

Collaborazioni e crescita oltre confine

Collaborate attivamente con altri porti? I porti monegaschi partecipano all’Unione dei porti di diporto Provence-Alpes-Côte d’Azur e Monaco (UPACA), scambiando innovazioni e applicando la certificazione Ports Propres (Porti Puliti). La strategia si estende anche oltre i confini. Monaco è azionista del porto di Cap d’Ail e accompagna lo sviluppo del porto di Ventimiglia. Cala del Forte, diretta oggi da Marco Cornacchia, oggi è pieno e funziona molto bene – afferma Lavagna – È una soluzione complementare, soprattutto durante i grandi eventi, con una navetta veloce che collega i due porti« .

Dialogo con gli utenti per migliorare

Quale rapporto avete con gli utenti del porto? « La chiave è il confronto con armatori e utenti. Ogni anno organizziamo incontri con i titolari di contratti annuali per raccogliere osservazioni e suggerimenti. Le nostre porte sono aperte: vogliamo migliorare costantemente e non accontentarci mai dei risultati raggiunti« .

Porto Hercule a Monaco