Incontro con Mireille Martini, Commissario Generale del Padiglione di Monaco all’Esposizione Internazionale di Osaka in Giappone.

Aperta lo scorso aprile l’Expo ad Osaka è proprio nel momento clou per questo abbiamo incontrato Mireille Martini per sapere come sta andando.
È soddisfatta di come si è svolto finora? Siamo ad agosto, in Asia c’è anche un periodo di vacanze. Dato che l’esposizione è lontana dall’Europa, forse ci sono stati meno visitatori europei, ma più di altre nazionalità. Quindi, nessuna vera sorpresa. Il pubblico è prevalentemente asiatico. A luglio e agosto abbiamo avuto un po’ più di europei o americani ma resta comunque una maggioranza di visitatori giapponesi, cinesi e coreani.
MCin: I visitatori asiatici sono curiosi di conoscere Monaco o la conoscono già?
M.M.: Abbiamo avuto due profili. Alcuni conoscevano già Monaco e sono venuti per affinità. E poi, soprattutto tra i giapponesi, c’è una conoscenza reale del Principato. Può sembrare strano, vista la piccola dimensione del Paese ma appena si dice “Monaco” viene subito evocata ancora la figura della Principessa Grace. Questo suscita una naturale curiosità: vogliono vedere cosa proponiamo. In generale trovano il padiglione molto affascinante. È piccolo ma accogliente e apprezzano in particolare il giardino mediterraneo, realizzato in stile giapponese. Questo offre loro un momento di calma nel frastuono e nella frenesia dell’esposizione. Sono anche colpiti nello scoprire tutto ciò che Monaco mette in atto per ridurre le emissioni di gas serra, per l’ambiente o per la smart city. Li sorprende anche l’impegno personale del Sovrano. Rimangono meravigliati da tutto ciò che un Paese così piccolo riesce a fare in campo ambientale, culturale e in molti altri settori.
MCin: C’è qualche caratteristica che attrae i visitatori asiatici nel padiglione?
M.M.: Certamente si. Abbiamo anche un grande successo con la degustazione di vini e cognac provenienti dalla cantina dell’Hotel de Paris, presentati al Padiglione. I visitatori asiatici li apprezzano moltissimo, al punto che per degustarli c’è addirittura la fila.
I giapponesi sono molto attratti dal nostro giardino, spontaneamente, grazie alla vegetazione, si è arricchito di moltissime farfalle e anche di api e tutto questo affascina particolarmente i giapponesi. Alcuni vengono apposta per questomotivo, perché amano molto questo aspetto vivo e naturale.

MCin: Avete già un numero di visitatori?
M.M.: Sì, abbiamo un conteggio giornaliero. In media rappresentiamo circa il 6% dei visitatori dell’esposizione. Entro la settimana, probabilmente, raggiungeremo il milione di visitatori. L’expo è partita lentamente, poi le presenze sono davvero cresciute in modo esponenziale.
MCin: Ci sono stati molti residenti del Principato che sono venuti a visitare il padiglione?
M.M.: Sì. Alcuni avevano già programmato di andare in Giappone e hanno approfittato dell’esposizione. A volte ci contattano in anticipo e ci organizziamo per facilitare la loro visita. Anche il nostro team è informato: se dei visitatori si presentano come provenienti da Monaco, scendiamo per accoglierli, far loro visitare il padiglione e spiegare il nostro progetto. È un vero piacere per noi e credo sia normale farlo. L’accoglienza fa parte della nostra missione.
L’Esposizione di Osaka chiuderà il 13 ottobre. Per tutti coloro che non possono andare di persona, è possibile scoprire, cliccando: Padiglione Monaco online e poi utilizzare il QR Code per effettuare una visita virtuale. Ad oggi, oltre 300.000 persone hanno già visitato il padiglione in questo modo.
