L’Ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco, Manuela Ruosi, ha inaugurato la nuova stagione di eventi con la Giornata dello Sport Italiano nel Mondo, un’iniziativa che ha riscosso grande successo.

Lo sport, linguaggio universale capace di unire generazioni e nazionalità oltre ogni differenza di religione e di territorio, è stato celebrato come strumento di diplomazia e di dialogo tra i popoli. Come ha sottolineato nei giorni scorsi il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, promotore dell’iniziativa, la diplomazia politica trova oggi un prezioso complemento nella diplomazia sportiva, da cui nasce questa giornata mondiale alla sua seconda edizione.
Nel dare il benvenuto a S.A.S. il Principe Alberto II e alle numerose autorità monegasche presenti, l’ambasciatore Ruosi ha proiettato un video realizzato dal Ministero degli Esteri, che ha illustrato la visione italiana dello sport come ecosistema e come strumento di diplomazia. Un racconto di forte impatto visivo e concettuale, che ha paragonato ogni passo dello sport a un faro capace di illuminare la strada oltre i confini.
La serata è stata moderata dall’ex campione di tennis Diego Nargiso, che ha condiviso la sua testimonianza personale sull’importanza dello sport come scuola di vita, di disciplina e di valori.

I contributi degli esperti
Tre ospiti d’eccezione hanno arricchito il dibattito:
- Francesca Romana Lenzi, professoressa e sociologa, ha spiegato perché lo sport rappresenti oggi un fenomeno sociale centrale. Nella società contemporanea infatti, esso non è solo attività fisica ma anche strumento di coesione culturale, politica ed economica. È un laboratorio di valori civili e un “termometro” della salute sociale. La docente ha analizzato anche il rovescio della medaglia, riflettendo su come l’emozione sportiva, se non mediata, possa talvolta trasformarsi in frustrazione e degenerare in violenza, come accade negli episodi di tifoseria estrema.
- Lo storico dello sport Andrea Carteny, specializzato in storia europea, ha ripercorso le radici di questa disciplina, dall’antica Grecia con gli atleti semi-dei, passando per la Roma dei gladiatori, fino alla nascita dello sport moderno tra Settecento e Ottocento, le Olimpiadi di Parigi 1924, lo sviluppo delle discipline di squadra e l’attuale dimensione globalizzata.
- Il professor Giorgio Meneschincheri, ideatore del progetto sociale Tennis and Friends (dal 2011), ha messo in luce il legame tra sport, salute e prevenzione. Ha ricordato che lo sport migliora la qualità della vita ma non sostituisce i controlli medici regolari: ogni anno, infatti, milioni di persone muoiono a causa della sedentarietà. Dopo la pandemia, che ha aggravato problemi come l’obesità giovanile, la sfida diventa culturale: non basta praticare sport, occorre abbracciare uno stile di vita sano, fatto anche di corretta alimentazione e prevenzione medica.

Diego Nargiso ha anche intervistato Massimiliano Mordenti, CEO e fondatore dell’Off Road Club Monaco sponsor dell’evento, a proposito del suo record in jet ski: « Sono un atleta dell’ultimo momento e infatti proprio per adempiere alla regolamentazione sportiva sono diventato pilota ufficiale della Federazione Monegasca Motonautica lo scorso aprile, per compiere il primo record mondiale di lunga distanza in jet ski alimentato a 100% bioetanolo. Il record è stato omologato dalla UIM (Unione Internazionale Motonautica). Sono partito da Monaco, per poi circumnavigare l’Isola di Gallinara e rientrare a Monaco« . Un record che ha ricevuto il patrocino dell’Ambasciata d’Italia a Monaco e il sostegno della Fondation Prince Albert II de Monaco. Massimiliano Mordenti ha anche invitato i presenti ad una riflessione sull’ambiente e lo sport, partendo dalla frase scritta sui tombini di Monaco Ville, La mer commence ici (Il mare inizia da qui), « i piccoli gesti possano fare la differenza nella sostenibilità ambientale – ha detto – Sport e sostenibilità s’incontrano. Io ho scelto la sostenibilità ambientale piuttosto della potenza e della ricerca della velocità come parametro assoluto« .
Campioni italiani e omaggio a Giorgio Armani
La serata si è conclusa con una sfilata di grandi campioni italiani residenti nel Principato, tra cui spiccavano motociclisti come Max Biaggi e ciclisti di fama internazionale.
Un video tributo ha reso omaggio alla memoria di Giorgio Armani, recentemente scomparso, che tanto ha dato al mondo dello sport, firmando le divise delle squadre italiane alle Olimpiadi, degli atleti paralimpici e di diverse discipline come il basket. Celebre la sua frase, che ha riecheggiato come messaggio finale della serata: “Dello sport amo l’impegno”.
