Alla 80ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Principe Alberto II ribadisce il sostegno a Israele e riconosce la Palestina come Stato.

Alla Conferenza di Alto livello per il regolamento pacifico della questione palestinese, organizzata a margine dell’80ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e co-presieduta da Francia e Arabia Saudita, S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco ha espresso con forza la posizione del Principato a favore di una pace giusta e duratura in Medio Oriente.
Con questo intervento, Monaco si è unito ai più di 150 Stati che hanno già riconosciuto la Palestina. Nel suo discorso, il Sovrano ha ricordato come « il 7 ottobre 2023 sia stato il punto di partenza, in tutta la sua atrocità, del caos attuale » e ha sottolineato che « diventa più urgente che mai progredire verso una soluzione concreta, equilibrata e durevole, fondata sulla reciproca riconoscenza e sul rispetto dei diritti fondamentali, non appena tutti gli ostaggi saranno stati liberati e Hamas disarmato« .
Ribadendo l’impegno del Principato al rispetto del diritto internazionale, il Sovrano di Monaco ha richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire pari legittimità alle aspirazioni dei due popoli: « Da sempre la nostra voce si è levata per difendere due diritti inscindibili: quello di Israele a vivere in sicurezza entro confini sicuri e riconosciuti, e quello del popolo palestinese a disporre di uno Stato sovrano, vitale e democratico. Oggi vogliamo riaffermare il nostro sostegno indefettibile all’esistenza di Israele. E vogliamo anche riconoscere alla Palestina la qualità di Stato in diritto internazionale, ciò che faccio davanti a voi ».
Il Principe ha poi aggiunto: « La pace non può più restare una prospettiva lontana. Il Principato di Monaco, consapevole del proprio ruolo nel concerto delle Nazioni, continua ad affermare che solo una soluzione fondata su due entità nazionali che vivono fianco a fianco, nella dignità e nel rispetto reciproco, potrà aprire la strada a una stabilità duratura« .
Concludendo il suo intervento, il Sovrano ha voluto lanciare un messaggio di responsabilità condivisa: « La pace non si decreta, si costruisce con una volontà comune« .
