AUSTERLITZ: COSA RESTA DELL’EREDITÀ NAPOLEONICA IN EUROPA?

Organizzata dall’associazione Monaco Baltic Stats, presieduta dal professor Franco Borruto, che ha introdotto lo storico Thierry Lentz, direttore della Fondation Napoléon, che ha guidato il pubblico in un viaggio attraverso ciò che resta, 220 anni dopo, della più celebre vittoria napoleonica: Austerlitz.

Il 2 dicembre 1805 Napoleone sconfisse in poche ore l’esercito austro-russo, ottenendo una vittoria che segnò per anni l’equilibrio europeo. Quella campagna si svolse in un’Europa agitata dalle rivalità tra potenze e sostenuta finanziariamente dalla Gran Bretagna. La vittoria permise a Napoleone di avvicinarsi al suo progetto di predominio continentale ma il suo disegno “europeo” rimase incompiuto.

Dopo la fragile pace di Tilsit arrivarono nuovi conflitti, l’invasione della Russia e il ritorno delle monarchie tradizionali, che portarono al declino dell’influenza francese. Solo dopo la Prima Guerra Mondiale si tentò una nuova ricomposizione dell’ordine europeo ma anche la pace di Versailles risultò troppo dura, alimentando tensioni che sfociarono nel secondo conflitto mondiale. Nel Novecento, la crisi di Suez del 1956 segnò poi la fine definitiva delle ambizioni coloniali di Francia e Regno Unito, ormai ridimensionate in un mondo dominato dai blocchi.

A 220 anni di distanza Austerlitz continua a esercitare una forte attrazione intellettuale perché fu più di una vittoria militare. Aprì un dibattito destinato a durare due secoli sulle aspirazioni egemoniche, sulle fragilità dei sistemi di pace e sulla perenne ricerca di un equilibrio europeo. La conferenza organizzata da Monaco Baltic Stats ha mostrato quanto quella storia resti ancora viva nel presente e quanto abbia ancora da insegnare.

Riccardo de Caria appassionato di storia napoleonica e mecenate a Monaco

La conferenza si è conclusa con un momento particolarmente significativo. L’ex Ambasciatore di Francia nel Principato, Laurent Stefanini, insieme al professorThierry Lentz, ha consegnato una moneta commemorativa in argento da appena coniata dalla Zecca di Parigi in qualità Fleur de Coin, all’ingegner Riccardo de Caria. Il riconoscimento gli è stato attribuito non solo per la sua profonda passione per la storia napoleonica ma anche per il suo ruolo di mecenate a Monaco.

Nella foto, Laurent Stefanini e Riccardo de Caria