Incontro di Génération Monaco dedicato allo sport nel Principato: testimonianze, sfide, atleti e prospettive in vista di Monaco Capitale Europea dello Sport 2025.

Génération Monaco ha dedicato la sua quarta riunione al futuro dello sport nel Principato, riunendo professionisti, atleti e rappresentanti delle federazioni. Marc Mourou ha aperto la serata ricordando il ruolo strategico dello sport in una comunità che conta 50 discipline, 38 federazioni e un forte impegno verso l’inclusione, con otto associazioni dedicate alla mobilità ridotta. Numeri che confermano la vocazione sportiva di Monaco, prossima Capitale Europea dello Sport 2026.
Sul palco, storie e percorsi diversi hanno composto un mosaico unico: la ginnasta Kimberly Arnulf, ispirata da Nadia Comăneci, ha spiegato le difficoltà nel far crescere una disciplina molto richiesta ma limitata dagli spazi disponibili. La pilota di jet-ski Lisa Caussin Battaglia ha raccontato la sua battaglia contro i pregiudizi di uno sport “non per donne”, trasformando ogni “no” in energia.
Da parte sua, Laurent Puons ha illustrato come la digitalizzazione stia cambiando la fruizione degli eventi sportivi e il modello economico dei media, ricordando l’impegno di Sportel nel valorizzare anche le discipline meno visibili.
L’ex tennista e allenatore Benjamin Balleret ha ripercorso il viaggio di Valentin Vacherot da studente-atleta nel Principato fino alla vittoria a Shanghai e al 31º posto mondiale, invitando a investire nella formazione dei giovani talenti. Infine, la testimonianza della tennista paralimpica Marie Temin ha commosso la sala: dopo un incidente che l’ha resa tetraplegica, è tornata a competere con l’obiettivo di raggiungere i Giochi di Los Angeles 2028.
Una serata intensa che ha mostrato, attraverso voci e esperienze autentiche, un Principato dove lo sport non è solo performance ma cultura, inclusione e opportunità per le nuove generazioni.

