HARRY JAMES, L’ARTISTA DELLA FEMMINILITÀ SVELATA

Dopo aver conquistato il pubblico monegasco al festival UPAINT Monaco 2024, lo street artist francese Harry James, torna nel Principato con una mostra intima e potente: INCONNUES (Sconosciute) al ristorante Quai des Artistes.

Harry James davanti ad alcuni dei suoi quadri, omaggio alle donne, ft.WSM Agency
Harry James davanti ad alcuni dei suoi quadri, omaggio alle donne, ft.WSM Agency

Le donne in tutte le loro sfumature: feline, forti, misteriose e sensuali, feline. Un omaggio poetico e contemporaneo in cui Harry James mixa bene il linguaggio urbano alla pittura figurativa.

MCin: Quanti quadri compongono in questa mostra?

Harry James: Diciotto quadri realizzati apposta per quest’esposizione.

MCin: com’è nata l’idea di creare un’intera serie dedicata alle donne?

H.J.: Ho sempre avuto un approccio piuttosto accademico all’arte, anche se sono autodidatta e vengo dal mondo della street art. Amo documentarmi ed osservare. Sono sempre stato attratto dalla figura della musa, ed è da lì che tutto parte. È la prima volta che espongo un lavoro interamente centrato sulla donna. Con questa serie volevo mettere in evidenza il parallelo tra la femminilità e la felinità, come un omaggio alla forza e alla grazia combinate.

MCin: Le donne che dipingi sono reali? Ti sei ispirato a persone che conosci?

H.J.: Un po’ di tutto. Mi servo dei social media per trovare ispirazione, creo delle banche d’immagini e poi mescolo tutto con ciò che ho nella mia testa. Sono per lo più donne sconosciute, appunto. Tutte però in qualche modo, mi riportano a mia moglie, Marine. In ognuna di loro riconosco qualcosa di lei: una spalla, una schiena, un gesto… In fondo, tutto questo lavoro le ruota intorno.

Le donne feline di Harry James a Monaco

MCin: E lei cosa pensa di questa serie?

H.J.: Le piace molto, mi incoraggia tanto. È anche grazie a lei se posso esporre questo progetto, perché il suo sguardo è sempre stato libero da qualsiasi forma di gelosia. Mi aveva detto che le sarebbe piaciuto avere un nudo nel nostro salotto, e io le avevo risposto che non potevamo permettercelo (ride). Allora le ho promesso che ne avrei fatto uno apposta per lei. Quello che forse non sa ancora è che tutto questo lavoro, in fondo, è per lei.

MCin: Le tue tele trasmettono una grande sensualità….

H.J.: La mia intenzione era rappresentare la nudità femminile in modo elegante e sensuale, mai provocatorio. A volte temevo che il mio sguardo potesse essere frainteso: non sono una donna e parlo delle donne. Il mio intento non è possedere o giudicare, è osservare. Per questo in nessun quadro ho voluto rappresentare lo sguardo diretto: le figure non guardano mai verso lo spettatore. Io resto un osservatore silenzioso.

MCin: In alcune opere si vedono animali, come il ghepardo. Che significato ha?

H.J.: Il ghepardo rappresenta proprio questa idea di forza e grazia. È l’animale che meglio incarna ciò che vedo nella donna: l’eleganza naturale, la potenza calma, l’istinto. Nel quadro in cui compare, lui e la donna guardano entrambi nella stessa direzione. C’è una sorta di dialogo silenzioso tra i due.

“INCONNUES”, di Harry James – Ristorante Quai des Artistes, Monaco Fino all’11 dicembre 2025