Il Ministro dell’Urbanismo, Marie-Pierre Gramaglia, ha lanciato un invito a presentare proposte innovative per la creazione di un centro di trattamento e recupero dei rifiuti non riciclabili che dovrà essere un vero modello a livello europeo. Spiega il Ministro Gramaglia: “L’obiettivo è quello di dotarsi, a partire dal 2026, di attrezzature esemplari in termini di impatto ambientale, con soluzioni tecnologiche innovative, pur adattate a determinati vincoli (sito, ambiente urbano, ecc.). Ci aspettiamo la presentazioni delle migliori tecnologie esistenti”. Dopo il lancio di questo mese di marzo, la prima fase terminerà a luglio e lì saranno scelti da 3 a 5 costruttori di tecnologie che dovranno rispondere a delle caratteristiche precise.
-Ridurre al minimo gli impatti ambientali del Progetto (livello e natura degli scarichi, livello di inquinamento olfattivo e acustico, – livello di impatto sui residenti locali….);
– Controllo completo dei rischi industriali e ottimizzare la sicurezza degli impianti per il personale, i visitatori e i residenti; dare la priorità alla riduzione delle emissioni dirette di gas a effetto serra dell’unità di trasformazione nell’ambito degli obiettivi del protocollo di Kyoto.
La fase 2, che riguarda le gare d’appalto dei candidati alla Concessione, avrà una durata approssimativa di 1 anno. Questo passo richiederà ai produttori delle tecnologie selezionate di creare un un team che comprenderà un operatore, impresa di costruzione e partner finanziario.
Al termine delle trattative con lo Stato monegasco, sarà annunciata la scelta del vincitore entro la fine del primo semestre 2020.
A sostegno di questa riflessione, il Dipartimento di Pianificazione Urbana (DAU), in coordinamento con con il Dipartimento dell’Ambiente, ha costituito un team multidisciplinare. “L’aspetto
l’urbanistico è di grande importanza in questo progetto – ha spiegato Marie-Pierre Gramaglia perché riguarda l’ingresso di Monaco dalla parte di Cap d’Ail, parte bassa della città. La struttura che accoglierà il centro di raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dovrà essere un opera architettonica particolarmente riuscita, nuova e attraente”. Obiettivo sarà anche quello di di diminuire i rifiuti da trattare passando da 37 a 30 mila tonnellate all’anno. L’impresa che sarà scelta per la tecnologia e la costruzione (4 anni) avrà anche la gestione per 20 anni.