Julian Lennon al “Festival For The Earth” a Monaco

Maria Rebecca Ballestra, ideatrice del Festival per la Terra, ha invitato il cantautore nella prima delle due giornate del convegno, al Museo Oceanografico.

Obiettivo del Festival è quello di mettere in contatto tutti coloro che si impegnano a proteggere l’ambiente, con diversi progetti, il pubblico e coloro che sono protagonisti e prendono decisioni. Un Festival itinerante che vuole sensibilizzare le coscienze di ognuno attraverso tante esperienze per un problema che riguarda tutti. Nel primo giorno è intervenuto un personaggio famoso.

Julian Lennon, figlio di John, è un artista poliedrico, cantautore, fotografo, scrittore, che ha associato la sua professione con l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente e per l’educazione dei bambini nel Paesi che più conoscono difficoltà. A questo proposito Julian Lennon, 56 anni, ha parlato del suo terzo libro dedicato all’infanzia Love The Earth. Obiettivo di Lennon, dare i giusti strumenti ai piccoli affinché crescano per costruire un mondo migliore! I primi due libri sono stati dei grandi successi tanto che oggi si parla di realizzarne anche una serie in film d’animazione. Lennon, che da piccolo ascoltava le fiabe lette dalla mamma e dalla nonna, pensa che sia un momento di grande intimità tra genitori e figli, un momento unico in cui si possono trasmettere dei messaggi molto importanti. Lennon ha poi parlato della mancanza d’acqua, dei pesticidi sulle coltivazioni, lasciando parlare il breve documentario Kiss The Ground, in cui si sono viste le immagini del famoso “bacino della polvere” negli USA, situato tra Oklahoma, Kansas e Texas, in cui la terra è stata talmente sfruttata che non produce più nulla, un vero deserto!

Il talentuoso cantautore, con la sua fondazione “White Feather Foundation For The Conservation of Life” si batte anche contro i glifosati, erbicidi potentissimi, grazie all’aiuto di altri personaggi famosi come l’attrice Rosario Dawson. “La Terra ci salverà”. Per questo Lennon con la sua fondazione, finanzia un programma che aiuta la scolarizzazione, la Terra e l’Educazione.

Tutto il lavoro artistico di Julian Lennon è legato al sostegno della sua fondazione di cui ha raccontato la nascita. Era in Australia in tournée e la sua canzone del momento era Salt Water. Scende nella hall dell’albergo e vi trova una trentina di indigeni, una donna anziana con una piuma bianca in testa, che in inglese si dice white feather (da lì il nome della sua fondazione) gli si rivolge dicendo: “Lei ha una voce che porta, ci aiuti“. E da allora Lennon non ha mai smesso.

Il convegno è proseguito con l’intervento di diversi relatori che hanno parlato di cambiamenti climatici, energie sostenibili, Green Technology. Maria Rebecca Ballestra ha firmato anche un accordo per portare il Festival per la Terra anche in Kazakhstan. La serata si è conclusa con la proiezione del documentario del National Geographic “Sea of Shadows”.

Oggi il convegno prosegue al Museo Oceanografico con altrettanti interventi interessanti, aperti al pubblico. Qui di seguito il programma.

Da domani, venerdì 8 e sabato 9 novembre il Festival si trasferisce a Sanremo a Villa Nobel, per altri due giorni di incontri molto interessanti. https://montecarloin.net/2019/10/incontro-con-maria-rebecca-ballestra-per-il-festival-for-the-earth/