Incontro con Maria Rebecca Ballestra per il “Festival For The Earth”

Torna il prossimo 6 e 7 novembre il Festival For The Earth presso il Museo Oceanografico. Abbiamo incontrato la sua ideatrice, Maria Rebecca Ballestra che ci ha parlato del Festival che quest’anno si sposterà anche a Sanremo presso villa Nobel l’8 e il 9 novembre.

MCin: Che cos’è il Festival per la Terra e ogni quanto si svolge?

M.R.B.: Il Festival for the Earth è un forum di due giorni che si svolge ogni anno e che mira a proporre a un vasto pubblico le possibilità di trasformazione, riflessione e modalità alternative per riformulare le problematiche ambientali. Il Festival per la Terra è da me prodotto insieme all’università Ca ‘Foscari di Venezia, in collaborazione con la Fondazione Principe Alberto II di Monacol’Istituto Oceanografico – Fondazione Alberto I Principe di Monaco e  il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici  (CMCC). Il Festival vuole contribuire a plasmare un nuovo futuro più sostenibile, con messaggi positivi e costruttivi su come il genere umano possa coesistere con la natura. Formiamo i nostri messaggi con il contributo di economisti, manager, attivisti ambientali, entità aziendali all’avanguardia dell’innovazione ambientale ma anche artisti, la cui speciale sensibilità e assenza di confini può aiutare a superare le barriere e raggiungere nuovi territori, comunicando con successo le opportunità di cambiamento positivo a un pubblico più ampio. I principali obiettivi del Festival sono: accelerare la transizione dalla teoria alla pratica, facilitando le opportunità di network tra le persone che stanno facendo la differenza; diffondere il messaggio che la risposta al cambiamento climatica è anche una grande opportunità economica, contribuire allo sviluppo di una cultura ambientale nelle generazioni future ed infine divenire un punto di riferimento indipendente all’interno del dibattito internazionale su come affrontare i cambiamenti climatici. Quest’anno siamo felici di annunciare due nuovi partner a sostegno del Festival, la Fondazione Cuomo e l’IGTIC (International Green Technology Investment Center) di Astana con cui stiamo lavorando a un’edizione del Festival in Centro Asia.

MCin: Quest’anno il Festival cambia location italiana. Dopo Venezia passa a Sanremo ma prima due giorni nel Principato. Ci spiega il motivo?

M.R.B.: La sede della conferenza si alterna un anno a Venezia e un anno nel Principato di Monaco, due città già legate da forti legami storici e filosofici, due luoghi simbolici in cui il rapporto tra “acqua” e terra (caratterizzato dalla sua scarsità) ha plasmato sia le menti dei loro cittadini che la loro storia.  L’anno scorso abbiamo sperimentato a Venezia un Festival diffuso con eventi anche a Padova e Mestre, per questo motivo anche per l’edizione monegasca ho pensato a un’edizione transfrontaliera, che potesse mettere in dialogo due realtà già fortemente legate da motivi storici ed economici, come il Principato e la Riviera dei Fiori. Un luogo prestigioso e storicamente rilevante come Villa Nobel a Sanremo ci permette di espandere il nostro dialogo sull’ambiente da Monaco all’Italia

MCin: Quali saranno i punti principali del programma e alcuni ospiti?

M.R.B.: Apriremo il Festival con l’intervento di Karim Dahou, Senior Advisor del Segretariato delle relazioni globali dell’OCSE, con la conferenza “Claiming Our Common Future”. Tra gli altri prestigiosi relatori il Premio Goldman 2015, Howard Wood, che racconterà della sua esperienza di creazione della prima area marina protetta sviluppata dalla comunità scozzese. Julian Lennon (musicista, fotografo, filantropo e scrittore premiato come New York Times Best Selling Author) presenterà – in dialogo con l’interior designer Sandrina Rubelli – il suo libro “Love the Earth” e le attività della sua fondazione “White Feather Foundation”.

Julian Lennon (c)D.R.

Per il prolungamento di due giorni oltre confine, a Sanremo presso villa Nobel (8-9 novembre) ospiteremo l’intervento del biologo marino e National Geographic Explorer, Giovanni Chimienti,  che trasporterà il pubblico alla scoperta di giardini sommersi nelle profondità degli oceani, Luigi Galimberti (Sfera Agricola) e Barbara Ruffoni (CRA FSO-CREA) parleranno del futuro dell’agricoltura.

Nel pomeriggio di sabato 9 Silvia Fontana (Ambasciatrice di Pace per Institut for Economics end Peace) affronterà i delicati temi del cambiamento climatico, dei conflitti e dei flussi migratori. Molte altre conferenze e laboratori educativi.

Molte altre conferenze, laboratori educativi e una mostra fotografica di Giuseppe la Spada arricchiranno il programma del Festival.

www.festivalfortheearth.com