Avendo registrato tre nuovi casi positivi diagnosticati al CHPG, abbiamo chiesto al Ministro della Salute, Didier Gamerdinger, se ci fosse pericolo di un focolaio nel Principato di Monaco.
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Il Ministro ci ha rassicurato spiegando: « Si tratta di tre casi sporadici, non legati fra loro. Due dei quali sono stati resi noti dai diretti interessati che sono personaggi pubblici« .
Infatti il primo è il tennista serbo Novak Djokovic, residente nel Principato da molti anni e su tutte le cronache per la positività al covid-19 insieme ad altri colleghi, causa un torneo e relativo festeggiamento. Djokovic ha deciso di rientrare a casa e si è fatto diagnosticare qui a Monaco all’ospedale Princesse Grace. Il secondo caso è un calciatore belga, che ai controlli dell’ASMfootball club è risultato positivo asintomatico ed infine il terzo, sarebbe un residente. Per quest’ultimo caso è in corso un’inchiesta epidemiologica, per comprendere con chi la persona sia entrata in contatto e i luoghi frequentati.
Una cosa è certa. Il virus non è sparito né si è indebolito. Per tenerlo lontano occorre rispettare poche norme intelligenti: distanziamento sociale, mascherine e soprattutto lavare benissimo le mani, più volte al giorno.
Solo così lo potremmo davvero eliminare. Un nuovo fattore a cui si deve fare molta attenzione sono i ventilatori. Se posti in locali pubblici, con grande frequenza di pubblico, se ci fosse una persona positiva, il virus si diffonderebbe molto rapidamente a causa del rapido movimento dell’aria.
Intanto a Monaco alla salle Leo Ferré proseguono i rapid test per tutti coloro che vogliono controllarsi, le prossime date previste sono: 7 e 14 luglio. Nell’ultima seduta del 23 luglio si sono recate al test, che ricordiamo è volontario, 629 persone.