10° SIMPOSIO AMBIENTALE: LA BELLE CLASSE SUPERYACHTS

Nell’ambito della 4a Monaco Ocean Week, la Belle Classe Superyachts è un incontro dedicato agli armatori e ai capitani, che permette loro di essere informati sulle ultime novità dell’industria nautica, organizzato dallo Yacht club di Monaco

Allo Yacht club si è tenuto il simposio ambientale Belle Classe Super Yacht per parlare delle nuove energie e soprattutto dell'idrogeno
La conferenza allo YCM, ft.©mesi

Conferenze e dibattiti si sono svolti in presenza e virtualmente. Tra gli intervenuti nomi illustri come il navigatore Mike Horn, il giornalista Guillaume Pitron, che hanno portato le loro esperienze sul tema: Nuove energie ed emissioni di carbonio, lo yachting guarda al futuro.

L’IDROGENO L’ENERGIA DEL FUTURO

Secondo Jérémie Lagarrigue, direttore generale di EODev (Energy Explorer Developments),l’idrogeno è l’unico sistema energetico in grado di soddisfare i requisiti normativi e di permettere la continuazione delle attività economiche. Inesauribile, con un’alta densità di energia, considerato come il miglior alleato delle energie rinnovabili, offre un rifornimento veloce, pulito, silenzioso e leggero. Il fatturato generato è colossale e andrà sempre meglio, ha spiegato Jérémie Lagarrigue, nel 2017, l’idrogeno valeva 2 miliardi di dollari e contiamo su 2.500 miliardi di dollari nel 2050 e 30 milioni di posti di lavoro futuri.

Anche i professionisti danno una possibilità all’idrogeno verde, come dimostrano i cantieri di refit di La Ciotat con l’intervento di Jean-Yves Saussol, direttore generale dei cantieri di La Ciotat. La costruzione della nuova piattaforma di 40.000 metri quadrati, compresa l’attrezzatura di varo con una capacità di quasi 5.000 tonnellate, per il refit dei superyacht, soddisfa i requisiti ambientali. Nel dicembre 2020, è stato lanciato un bando per progetti, il cui vincitore è Hynova Yacht, il primo marchio di yacht al mondo a uscire con la propulsione a elettro-idrogeno. sono numerosi i progetti di imbarcazioni che beneficiano di questa energia.

Idrogeno, batterie, solare, eolico, idroelettrico, stiamo testando tutte queste tecnologie in condizioni estreme per essere applicate su larga scala” spiega Victorien Erussard, presidente, capitano e fondatore di Energy Explorer, un catamarano alimentato solo da energie rinnovabili e che utilizza l’idrogeno come mezzo di stoccaggio di energia.

Mike Horn allo YCM

L’esploratore Mike Horn ha sviluppato un progetto per dotare il suo veliero da spedizione Pangaea di tecnologia a idrogeno. Attingendo alla sua esperienza sulla situazione ambientale e sui requisiti di potenza per una mobilità completamente decarbonizzata, ha contribuito allo sviluppo da parte di CEA-Liten di una nuova generazione di celle a combustibile con una capacità minima di 300kW, che sarà utilizzata sul suo yacht.

Sotto l’egida del progetto “Monaco, Capitale dello Yachting”, avviato dallo Yacht Club di Monaco, che mira a fare del Principato un centro di eccellenza e di innovazione nel campo dello yachting, lo Y.C.M., in collaborazione con Credit Suisse, ha creato il “SEA Index”. Questa referenza è rivolta ai proprietari di yacht di oltre 40 metri di lunghezza per valutare le loro emissioni di CO2 e migliorare le loro prestazioni ambientali.

S.A.S. il Principe Alberto II, Presidente dello Y.C.M. ha presentato ufficialmente gli armatori del M/Y Ragnar (68 m) e del S/Y Maltese Falcon (90 m) che hanno appena aderito al programma. È stato anche annunciato che i certificati Sea Index saranno emessi dal Lloyd’s Register, un vero riconoscimento da parte di questa organizzazione riconosciuta a livello internazionale.

Infine propulsione elettrica, Greentech e metalli rari: quale transizione energetica per lo yachting? Una domanda molto ampia a cui il giornalista e regista francese Guillaume Pitron ha cercato di rispondere. Bisogna tener presente che il trasporto è uno dei settori più colpiti da questa rivoluzione tecnologica, dato che rappresenta tra il 15 e il 25% delle emissioni di gas serra, a seconda dei paesi. Lo yachting rappresenta l’1% delle emissioni di gas serra del settore marittimo. Il mondo dello yachting è stimolato ad occuparsi della propria transizione energetica, in particolare rispettando le normative internazionali che mirano a rendere il settore dei trasporti senza carbonio entro il 2050. Questo è un cambiamento inevitabile che dobbiamo anticipare ora.