Nell’ambito del Monaco Ocean Week, S.A.S il Principe Albert II, ha aperto la Monaco Blue Initiative, nella Giornata Mondiale dell’Acqua istituita dalle Nazioni Unite.
Al Museo Oceanografico, l’allocuzione del Principe è stata seguita da un pubblico, di ricercatori, addetti ai lavori, in presenza e in modo virtuale. Il Sovrano ha detto: “Nonostante le difficoltà che continuano a persistere, l’importante è riuscire a trovare un sistema per poterci vedere e discutere degli oceani del loro futuro che è il nostro avvenire”. Il Sovrano ha ricordato le scadenze e gli importanti appuntamenti futuri per gli oceani come il lancio di due importanti decadi delle Nazioni Unite: il Decennio del ripristino degli ecosistemi e il Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile. Ci sono anche vertici internazionali molto attesi quest’anno, la COP 15 della Conferenza sulla diversità biologica, che avrà luogo in Cina la e COP 26 della Conferenza sul cambiamento climatico, che avrà luogo in Scozia, senza contare i negoziati delle Nazioni Unite che riguardano la biodiversità al di là delle giurisdizioni nazionali. Ha poi aggiunto il Principe: “Questa ricostruzione offre una rara finestra nella storia. Permettetemi di ricordarvi che il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente ha recentemente stimato il volume totale dei pacchetti di stimolo pianificati in tutto il mondo a 12 trilioni di dollari. Questo rappresenta quasi il 12% del PIL globale, molto più di quanto sia mai stato impegnato in investimenti così lungimiranti. Opportunamente assegnato, questo denaro, e anche solo una piccola parte di esso, può dare un contributo significativo alla conservazione degli oceani …. Credo che la cosa migliore da fare per questo sia costruire un dialogo tra i diversi attori interessati. Riunire conoscenze, competenze e risorse. Costruire diagnosi, ambizioni e strategie condivise... Parleremo di negoziati internazionali perché gli oceani mobilitano istituzioni diverse come UNEP, FAO, UNESCO, IMO, per citare solo le agenzie delle Nazioni Unite ma questi negoziati riguardano anche le società civili, le iniziative private e le ONG, che possono e devono contribuire, come la mia Fondazione sta facendo dal COP 21 di Parigi. Per questo è importante prepararli insieme“.
S.A.S. il Principe Alberto II ha poi parlato della necessaria mobilitazione degli strumenti finanziari: “Ciò richiede partenariati, progetti comuni e la creazione di veicoli finanziari adeguati. Citerò Medfund che Monaco, Francia e Tunisia hanno creato otto anni fa, che è operativo ed è diventato un interlocutore per donatori di fondi multilaterali. Penso anche al Global Fund for Coral Reefs che la mia Fondazione ha avviato con la Vulcan Foundation, che è in fase di sviluppo con il sostegno dell’UNDP, degli Stati e di grandi istituzioni finanziarie come BNP“.