Il Principato di Monaco era uno dei luoghi che lo stilista Karl Lagerfeld apprezzava e dove per alcuni anni aveva abitato. In occasione della vendita all’asta di alcuni dei suoi oggetti e delle sue auto, il Monaco Press Club ha invitato la giornalista Marie Ottavi che ha scritto una ricca biografia su Lagerfeld, intitolata “KARL”.
Una biografia molto completa, quella scritta da Marie Ottavi, che ha avuto la fortuna di poter parlare due volte con Lagerfeld, “All’inizio aveva rifiutato” ha detto la giornalista. Un lavoro non facile e molto minuzioso anche perché “Karl” non era un uomo facile. La giornalista è riuscita a raccogliere, dopo la sua morte anche le testimonianze di suoi grandi amici ed è riuscita a raccontare l’uomo Lagerfeld.
Aveva avuto un’infanzia difficile, solitaria, con una madre molto dura che non gli aveva mai dimostrato affetto ma anzi lo criticava duramente per tutto quello che faceva. Lagerfeld non aveva mai voluto apertamente parlare della sua infanzia e dei suoi genitori, anche per un senso di vergogna o pudore, perché il padre, per poter continuare a vendere il latte che produceva, aveva aderito al nazismo. Di questo lo stilista aveva sofferto.
Sapeva “Karl” che voleva diventare famoso, un’icona, ed è cresciuto creando il suo personaggio. Uomo di grande cultura, Marie Ottavi, ha raccontato che è sicuramente l’ultimo stilista a disegnare i suo modelli. Grande lavoratore, produceva moltissimo ma anche fotografo, editore, artista….. “ha avuto molte vite” ha detto la biografa, “ingrassato, dimagrito, ha amato e detestato tanti amici, tra cui Yves Saint Laurent, ed ha avuto un solo amore nella vita, scomparso prima di lui, Jacques Bascher“.
Non ha mai espresso il desiderio di diventare padre ma era il padrino di un bambino, figlio di un modello suo amico e forse per la grande sofferenza e mancanza di amore avuta nella sua infanzia, Marie Ottavi, ha raccontato di aver visto come Lagerfeld avesse viziato questo bambino fino a renderlo antipatico.
Lafergeldi che eppure aveva una grande sensibilità artistica non riusciva a trasmettere affetto, i suoi gesti erano sempre piuttosto pesanti, pacche sulle guance che risultavano veri e dolorosi schiaffi con tutti gli anelli che indossava, ed anche la sua adorata gatta Choupette, veniva stretta talmente forte dallo stilista che sembrava a volte che volesse strozzarla, in effetti non riusciva a misurare la forza dei suoi gesti.
Un libro che fa un ritratto di questo misterioso uomo che nella vita aveva ottenuto ciò che desiderava ma che non ha voluto comparire in un museo con il suo lavoro e che non ha mai voluto retrospettive sulle sue opere.
Tra coloro che hanno parlato di lui alla giornalista troviamo, S.A.R. la Principessa di Hannover, Bernard e Helen Arnault, Silvia Fendi, Tom Ford, Valentino, Alessandro Michele, Claudia Schiffer, Ines de la Fressange, Linda Evangelista, Fran Lebowitz….
Karl di Marie Ottavi edito da Laffont è in lingua francese.