“Come la neve non fa rumore” è il titolo di un bel romanzo di grande attualità firmato da Lorella Marini, ex professoressa d’inglese al liceo scientifico di Perugia ed oggi scrittrice. L’abbiamo incontrata perché il suo romanzo è in finale a Casa Sanremo Writers, un concorso letterario che si svolge in concomitanza con il Festival di Sanremo.
MCin: Lorella qual è la storia che racconta nel suo romanzo?
L.M.: La storia è incentrata sul bullismo che purtroppo è diventato una vera piaga sociale. Vorrei, con il mio romanzo, sensibilizzare e soprattutto emozionare i lettori, perché il bullismo non deve passare in silenzio.
MCin: Lei è stata insegnante, le sono capitati casi di bullismo nelle sue classi?
L.M.: Insegnavo inglese ma ad essere sincera, non mi sono mai accorta di nulla quindi o sono stata molto fortunata oppure per le ore in cui stavo in classe non è mai successo nulla. Posso aver visto ragazzi che non legavano con il gruppo ma non è detto che ci sia mai stato del bullismo, ci sono anche ragazzi più introversi. Però il fenomeno mi aveva molto toccato e seguendo diversi casi di cronaca e anche il cyber bullismo, mi sono avvicinata anche ad alcune associazioni di genitori i cui figli sono morti suicidi a causa del bullismo.
MCin: Il Conseil National ossia il parlamento di Monaco ha da poco votato una legge contro il bullismo, come sono le leggi italiane?
L.M.: Purtroppo non esiste ancora una legge contro questa piaga sociale che rovina tanti giovani e sono rimasta io stessa molto stupita che il parlamento italiano non abbia ancora oggi votato una legge in tal senso. Solo nel 2017 è stata fatta una legge contro il cyber bullismo.
MCin: Quando si possono notare i primi segni, quando un ragazzo o una ragazza vengono presi di mira?
L.M.: Spesso alle scuole elementari e lì c’è il vantaggio che la maestra che vive la giornata, le ricreazioni con gli alunni, può accorgersi del malessere di un bambino e parlarne subito con i genitori di entrambi le parti.
MCin: Ci racconta in breve l’inizio del suo romanzo, partendo proprio dal titolo “Come la neve non fa rumore”?
L.M.: La storia inizia con un viaggio, una classica gita scolastica, il momento più facile per i ragazzi per lasciarsi andare, destinazione Bologna. La protagonista è una ragazza che decide di togliersi la vita in un luogo molto bello e di cultura, nella sala della Borsa. Il titolo è una frase della canzone “Emozioni” di Lucio Battisti e in tutta la storia il personaggio della ragazza è presente ed aleggia come un fiocco di neve, una neve che cade senza rumore così come silenzioso è il dolore.
MCin: In quanto tempo ha scritto il romanzo?
L.M: Ho iniziato a scriverlo durante la pandemia e ho impiegato un anno esatto. Ho anche deciso di devolvere le royalties ad un’associazione che si occupa di bullismo “Miky Boys ODV”.
MCin: Come ha deciso di partecipare al concorso letterario di Casa Sanremo Writers?
L.M.: In realtà non conoscevo questo concorso che pure esiste da 15 anni ma fa parte degli eventi collaterali al Festival e tutti sono soprattutto concentrati solo sulla manifestazione canora. È stata un’amica e collega scrittrice, Cristina Alessandro che mi ha consigliato di partecipare e così ho inviato il romanzo ed ora sono tra i 10 finalisti. Sono già molto felice di questo risultato e ringrazio Cristina per il suo consiglio.
È vero al di là del risultato del concorso che si conoscerà nel pomeriggio di sabato 5 febbraio, Lorella Marini ha scritto un romanzo che emoziona e fa riflettere: Come la neve non fa rumore edizioni della Goccia.