Il giornalista e scrittore Pierre Assouline è intervenuto al Monaco Press Club dove ha raccontato del suo ultimo libro “Le Paquebot“, presentato poi in serata alla Mediateca di Monaco ma ha parlato anche dei giornalisti che seguono in diretta la guerra e in particolare il conflitto in Ucraina.
Pierre Assouline in preambolo ha tenuto a ricordare di essere prima di tutto giornalista e non scrittore, anche se ha scritto numerose biografie di grandi personaggi, uno fra tutti il giornalista Albert Londres. Il grande reporter degli anni ’20, scomparso nel naufragio di una nave da crociera francese, la Georges Philippar che al ritorno del suo viaggio inaugurale, davanti alle coste della città di Aden nello Yemen prese fuoco e naufragò. Una storia che ricorda un po’ quella del Titanic, anche se questo incidente avvenne nel 1932. Albert Londres fu un grande giornalista, che non aveva mai accettato nella sua carriera le restrizioni che a lungo andare i direttori gli imponevano. Le Paquebot racconta soprattutto la vita a bordo di una nave da crociera di lusso, già a quell’epoca la concorrenza tra le crociere di quel tipo era molto importante.
Pierre Assouline ha quindi parlato della figura del giornalista e in particolare dell’inviato di guerra. Dei giovani giornalisti e soprattutto delle tantissime giornaliste francesi che sono andate al fronte per raccontare la cronaca di quello che accade a rischio della loro vita ed ha espresso grande ammirazione per le colleghe ed ha aggiunto: “Dove sono finiti i giornalisti?”.
Pierre Assouline, ha parlato anche dell’importanza dei social per l’Ucraina ma anche delle telecamere di sicurezza poste sugli immobili per vedere cosa accade nel paese. Ha anche ribadito che la comunicazione non è un soggetto invece che interessa Putin, anche per la sua formazione e il suo lavoro passato nel KGB, i servizi segreti russi.
Il giornalista, che oggi continua ascrivere anche per L’Express, oltre ad essere insegnante al Master di giornalismo a Science Po, è membro da poco tempo della giuria del Premio Letterario della Fondation Prince Pierre de Monaco. Assouline ha raccontato di essere rimasto molto impressionato dalla cultura di S.A.R. la Principessa di Hannover, presidente della Fondation Prince Pierre ed ha detto: “Una grande lettrice, grande esperta, che difende con convinzione e grande competenza, libri ed autori quando è il momento di farlo“.