Settembre e ottobre sono i mesi migliori per regalarsi ancora qualche fuga in montagna in particolare a San Vigilio di Marebbe, in Alto Adige, che negli ultimi anni si è trasformata in una meta di vacanze molto apprezzata da alpinisti, appassionati di sport e da chi è in cerca del benessere e dei piaceri enogastronomici.
Tante sono le attività che permettono di godersi le tiepide giornate di sole, l’aria pulita e frizzante, facendo attività fisica all’aperto. Scoprire la meravigliosa natura di questa ampia valle ai margini della Val Badia che, tra pascoli da cartolina, immensi altipiani e maestose cime dolomitiche dichiarate nel 2009 Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, offre 365 giorni l’anno il meglio di sé, è un’esperienza che regala tante emozioni soprattutto per gli appassionati di vacanze outdoor.
Passeggiare nei boschi, fare escursioni nelle malghe o intorno ai magnifici laghi alpini, salire sulle vette o su vie ferrate, pedalare in vastissimi percorsi ben segnalati e adatti a diversi livelli di preparazione è solo una parte che il “menù” delle attività all’aria aperta, prevede per trascorrere piacevoli giornate.
Sotto l’aspetto paesaggistico, San Vigilio fa parte ed è sede del Parco naturale di Fanes – Sennes – Braies. Una delle più entusiasmanti escursioni da effettuare è, certamente, quella che prevede di risalire, in jeep, l’alta valle di Mareo lungo i dodici chilometri della strada costruita dagli alpini negli anni ’60 e raggiungere il rifugio Pederù (1540 m. s. l. m.) e mai nome è stato più adeguato perché veramente si sta ai piedi delle maestose rocce dolomitiche in una atmosfera quasi irreale.
Per chi, poi, voglia prendere tranquillamente il sole, la spiaggetta di Ciamaor, sul sentiero per Pederù, offre sdraie e un fresco relax ai bordi del ruscello che, un po’ più in alto, crea un delizioso laghetto.
Per gli amanti di mountain bike c’è, invece, la possibilità di scegliere su 250 km di percorsi mentre, in inverno, 12 impianti di risalita offrono varietà di piste per ogni categoria di sciatori. Inoltre, presso i rifugi e le malghe si possono assaporare piatti caratteristici della valle, gustose genuine prelibatezze a km 0.
Per lo shopping, molti sono i prodotti dell’artigianato locale: dalle sculture in legno alle tovaglie tessute ancora al telaio a mano, costumi tradizionali, giacche e golfini tirolesi.
La storia millenaria di San Vigilio è una storia ancora viva. Qui, infatti, si parla il ladino, la lingua delle valli dolomitiche, che risale addirittura a 2000 anni fa, all’epoca romana. Ciò che più affascina è che questo complesso così tranquillo e armonico ha un’infinita varietà di occasioni da offrire dove ciò che conta è il presente e il tempo assume nuovi significati. Già, il tempo per dedicarsi finalmente alle cose veramente importanti: le persone, la natura, il piacere e l’amore.
A coronare il tutto sono però gli incomparabili scenari delle Dolomiti, soprattutto, quando si incendiano di luce dorata al tramonto: in assoluto una delle più belle creazioni di Madre Natura.